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Economia Zola Predosa

Manutencoop, si dimette il presidente Levorato

La scelta di Levorato vuole "evitare che il procedimento giudiziario che lo vede coinvolto a Brindisi, pur in assenza di alcun pronunciamento, possa influenzare il percorso di crescita" del colosso cooperativo

"Pur in assenza di qualsiasi grado di giudizio lascio le deleghe operative per evitare che sulla società e sui lavoratori possa riverberarsi un danno ingiusto. Mi ritiro da ogni responsabilità a favore di un gruppo di manager rinnovato e giovane, che già da tempo è cresciuto nelle responsabilità aziendali e sta contribuendo al percorso di crescita, internazionalizzazione e innovazione della nostra società. Ho fiducia nella giustizia e sono convinto che presto si chiariranno tutte le problematiche giudiziarie che mi spingono a questa scelta". Claudio Levorato annuncia così le sue dimissioni da presidente del Consiglio di gestione e consigliere delegato di Manutencoop. Contestualmente Mauro Masi, Giuliano Di Bernardo e Luca Stanzani rassegnano le proprie dimissioni da Consiglieri.

La scelta di Levorato, spiega Manutencoop, vuole "consentire al gruppo una effettiva discontinuità nella gestione ed evitare che il procedimento giudiziario che lo vede coinvolto a Brindisi, pur in assenza di alcun pronunciamento, possa influenzare il percorso di crescita" del colosso cooperativo di Bologna.
Il Consiglio di sorveglianza, riunitosi sotto la presidenza di Fabio Carpanelli, preso atto delle dimissioni di Levorato, Masi, Di Bernardo e Stanzani, ha avviato le consultazioni tra i soci per arrivare, "nel tempo minimo necessario", alla nomina dei nuovi consiglieri. 

"In riferimento alle dimissioni presentate da Claudio Levorato desideriamo esprimere il massimo apprezzamento per questo gesto importante", così fanno sapere, in una nota congiunta, il presidente nazionale di Legacoop, Mauro Lusetti, il presidente dell’Emilia-Romagna, Giovanni Monti, il presidente di Legacoop Servizi Emilia-Romagna Alberto Armuzzi, la presidente di Bologna, Rita Ghedini. "È un atto di grande responsabilità da parte di una persona che ha sempre mostrato passione e competenza, oltre che rispetto per la storia del movimento cooperativo. La scelta di dimettersi da presidente di Manutencoop – prosegue la nota – è un segno di rispetto verso i lavoratori, la cooperativa e le attività in corso. Il suo operato nel corso degli anni è stato determinante per l’affermazione di un gruppo importante per l’economia del Paese. L’impegno di Levorato, dei soci, dei dipendenti e dei dirigenti di Manutencoop, in sintonia con il movimento cooperativo, ha consentito a un piccolo gruppo del territorio di diventare una grande realtà nei servizi integrati per immobili e territorio in settori che spaziano dalla sanità all’ambiente". 
"Siamo convinti – concludono Lusetti, Monti, Armuzzi e Ghedini – che l’operato della magistratura restituirà la dimensione della correttezza e del rigore dell’attività di Levorato al quale, per parte nostra, va il riconoscimento del lavoro svolto".

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