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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Castel Maggiore

Crisi Selcom, picchetto a Palazzo Malvezzi e blocco merci in sede

Lavoratori si mobilitano, preoccupati per i posti di lavoro a rischio, mentre la crisi dell'azienda di Castel Maggiore approda in città metropolitana, dove si è tenuto un summit, al quel però hanno dato forfait azienda e Unindustria

La crisi della Selcom di Castel Maggiore, che da' lavoro a 360 persone e che rischia di fallire sotto il peso di oltre 120 milioni di debiti, approda in Città metropolitana, dove si è tenuta oggi un'udienza conoscitiva.
Per l'occasione una cinquantina di lavoratori si sono radunati in presidio sotto Palazzo Malvezzi, mentre  gli altri erano  davanti ai cancelli dello stabilimento per bloccare le merci in uscita. 

Al summit presente il sindaco Virginio Merola, mentre ha disertato l'appuntamento sia azienda che dei rappresentanti di Unindustria, che pure erano stati invitati a partecipare. Assenza per impegni improrogabili sopraggiunti, da quanto si apprende. 

Si è trattato, afferma il sindaco, di "un incontro utile, in cui tutti, dalla Città metropolitana ai sindacati, abbiamo condiviso la stessa impostazione nell'affrontare questa vicenda". In primis, sottolinea il sindaco, "siamo d'accordo sul ''no'' allo ''spezzatino'': la Selcom non deve essere venduta un pezzo alla volta". Inoltre, aggiunge, "al tavolo al ministero dello Sviluppo economico ribadiremo che serve un interlocutore credibile, vale a dire qualcuno convinto che al piano di rientro dai debiti vada affiancato un piano di rilancio serio e si mantenga un'occupazione di qualità". 

Il problema della Selcom, sottolineano i sindacati, "è che l'azienda è sana, perchè le commesse, anche internazionali, ci sono, ma si rischia il fallimento a causa della malagestione finanziaria da parte della proprietà". 

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