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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Casa, accordo su affitti a canone concordato: riduzioni tra il 6 e il 10%

Sottoscritto a Palazzo Malvezzi l'Accordo per la revisione delle modalità dei contratti di locazione a canone concordato: atto che stabilisce regole uniformi in tutti i comuni dell'Area Metropolitana bolognese

Nella serata di ieri è stato sottoscritto a Palazzo Malvezzi l’Accordo per la revisione delle modalità applicative dei contratti di affitto a canone concordato in attuazione della Legge 9 dicembre 1998 n. 431”. Si tratta di un atto che stabilisce regole uniformi e parametri trasparenti per l’applicazione dei contratti di locazione residenziale in tutti i comuni dell’Area Metropolitana bolognese, ad esclusione di quelli del Nuovo Circondario imolese, per i quali ci si è però impegnati ad assicurare un Accordo del tutto coerente entro il prossimo mese di luglio.

La prima novità di questa operazione sta dunque nell’Accordo stesso: un testo che – per la prima volta – vale per tutti i comuni bolognesi, Capoluogo compreso, e supera quindi le frammentazioni municipali esistenti fino ad oggi. Una semplificazione burocratica a vantaggio dei cittadini, che contribuisce a dare contenuto alla nascitura Città Metropolitana.

La seconda novità riguarda i canoni d’affitto da applicare a questa fattispecie contrattuale: visto il perdurare della crisi economica, le Organizzazioni Sindacali degli Inquilini e le Associazioni dei Proprietari immobiliari hanno concordato una riduzione dei canoni di locazione residenziale mediamente tra il 6% e il 10% rispetto ai valori fino ad oggi applicati. Ciò significa che gli inquilini potranno godere di un significativo alleggerimento di spesa per l’affitto.

Questo risparmio per gli inquilini è reso possibile grazie al vantaggio che anche il proprietario dell’immobile potrà trarre stipulando questi tipi di contratto: grazie alle norme approvate con il recente “Piano Casa” governativo sarà infatti possibile una rilevante agevolazione fiscale, nota come “cedolare secca”, che per i Contratti Concordati è del 10% (rispetto al 21% dei Contratti “liberi”). In aggiunta le amministrazioni comunali hanno la possibilità di alleggerire l’Imposta Municipale Unica sugli immobili locati con questo tipo di contratto.

“Va dato atto alle Organizzazioni Sindacali degli Inquilini e alle Associazioni della proprietà Edilizia – dichiara Giacomo Venturi, Vicepresidente della Provincia – di aver saputo coniugare le complesse condizioni economiche del mercato immobiliare con le esigenze delle famiglie che vivono da diversi anni sotto la pressione di una crisi senza precedenti. La volontà di assicurare un Accordo unico per l’intero territorio bolognese – continua Venturi –  è poi il segno evidente di una maturità che accomuna Sindacati e Associazioni, da cui la Città Metropolitana non potrà che trarre vantaggio. Da parte nostra – conclude Venturi – stiamo ragionando su come sostenere, anche economicamente, i cittadini che vorranno aderire a questi nuovi tipi di Contratto di locazione, e in questo senso spero di avere notizie positive entro pochi giorni”.

L’Accordo siglato entrerà formalmente in vigore il 14 luglio 2014 e, insieme a tutte le informazioni accessorie, sarà disponibile presso tutte le sedi e i siti web delle Organizzazioni Sindacali degli Inquilini, delle Associazioni dei Proprietari immobiliari, dei Comuni bolognesi e della Provincia di Bologna.

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