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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Alstom, il Ministero pronto a soccorrere l'azienda: "E' un'eccellenza mondiale"

La sottosegretaria Franca Biondelli: "Un'azienda preziosissima che garantisce occupazione a centinaia di famiglie e sviluppo all''intero territorio emiliano e che dà lavoro a oltre 600 dipendenti"

Il Ministero del Lavoro sarebbe pronto a valutare alcuni strumenti per risolvere il problema degli esubi alla Alstom di Bologna "mettendo in campo tutti gli strumenti previsti dalla normativa per la salvaguardia dei livelli occupazionali". A garantirlo, in commissione alla Camera, la sottosegretaria Franca Biondelli rispondendo all''interrogazione di Matteo Dall''Osso (M5S) sugli annunciati 22 esuberi e 11 trasferimenti dalla sede bolognese a Sesto San Giovanni.

A questi inoltre si aggiunge il rischio di perdere altri 1.500 posti di lavoro (sui 2.600 totali a livello nazionale) qualora l'azienda non dovesse aggiudicarsi la commessa di Trenitalia per la realizzazione di nuovi treni. Al momento, non è arrivata al Ministero "alcuna richiesta per l'esame della situazione occupazionale dei lavoratori del sito Alstom di Bologna" ma, se succedesse, si aprirerebbe un tavolo per tutelare quella che a tutti gli effetti è, dice Biondelli, un'azienda preziosissima, "un centro di eccellenza mondiale per i sistemi di segnalamento ferroviario che garantisce occupazione a centinaia di famiglie e sviluppo all''intero territorio emiliano e che dà lavoro a oltre 600 dipendenti".

Attorno a tutto questo, sotto le Due torri c'è apprensione (sfociata pure in scioperi): non sono chiari il piano industriale nè la riorganizzazione. Fa paura soprattutto l'ipotesi che Alstom possa non aggiudicarsi il bando della Regione Emilia-Romagna per la costruzione di 47 nuovi treni regionali. Su questo, ha spiegato Biondelli, la Regione "ha precisato che l''individuazione del fornitore" non è di sua competenza ma di Trenitalia e questa procedura è ad oggi in fase avanzata".

Nel frattempo restano ''in piedi'' i 22 esuberi e 11 trasferimenti. Sui riassetti interni, "è stato fissato un ulteriore incontro per la discussione del progetto di riorganizzazione presentato dalla societa - continua la sottosegretaria - in questo contesto, la Regione Emilia-Romagna, espressamente interpellata, ha manifestato la disponibilità a seguire con attenzione l'evolversi della situazione, in considerazione della rilevanza che la Alstom riveste per il territorio e per il settore di appartenenza".

E il ministero, appunto, è pronto ad attivarsi a sua volta. Dall'Osso però resta preoccupato. Teme soprattutto, come ha spiegato in commissione, che "Trenitalia, dopo avere vinto l'appalto, possa procedere all''assegnazione di subappalti ad aziende operanti all'estero, con ricadute occupazionali negative nel nostro Paese. Se succedesse si avrebbero, infatti, due conseguenze negative: la minore competenza delle nuove maestranze rispetto a quelle italiane impiegata dalla Alstom e la perdita di know how, oltre che, ovviamente, di posti di lavoro". Di qui la richiesta di Dall'Osso al Governo di attivarsi con Trenitalia "per capire quali siano effettivamente le prospettive di una soluzione positiva della vicenda, dal momento che i tentativi da lui stesso esperiti non hanno avuto buon esito".

(Fonte DIRE)

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