Università, nel 2018 l'Alma Mater assume 70/80 persone

Belle novità dall'Università. Per la prima volta dagli anni della manovra Tremonti, il turnover per l'Ateneo di Bologna torna al 100%. In altre parole, ogni posto lasciato libero da un pensionamento potra' essere riempito con una nuova chiamata. Ma non solo. "Nel 2018 mi aspetto una crescita del personale", spiega il rettore Francesco Ubertini, oggi durante la presentazione del bilancio.

Dalla legge di stabilità, infatti, a meno di sorprese dell'ultim'ora, dovrebbe arrivare lo stanziamento per l'assunzione di 1.300 ricercatori a livello nazionale, che per l'Ateneo di Bologna significa avere la possibilita' di chiamare tra le 70 e le 80 persone. A breve, inoltre, dovrebbe arrivare l'esito del bando del ministero sui dipartimenti d'eccellenza, al quale l'Alma Mater partecipa con 15 progetti ognuno dei quali prevede l'assunzione di tre o quattro persone.

Quindi, se venissero premiati tutti i 15 dipartimenti candidati, si parlerebbe per Bologna di un reclutamento aggiuntivo di circa 60 persone. Sui dipartimenti di eccellenza, in particolare, l'Ateneo ha stanziato a bilancio 27 milioni di euro per un bando interno che replica in sostanza quello del ministero. A livello nazionale l'Alma Mater ha visto l'ammissione di 28 dipartimenti, ma il bando prevede un finanziamento al massimo per 15 strutture. Per questo, l'Ateneo ha deciso di mettere in campo una misura complementare destinata ai dipartimenti che rimarranno esclusi, ai quali andra' un contributo interno di un quarto inferiore a quello ministeriale. Il budget di Ateneo permette il finanziamento di al massimo 13 dipartimenti, entro giugno sara' pubblicata la graduatoria. 

A gennaio sara' poi riaperta la manifestazione di interesse per docenti e ricercatori italiani o stranieri che vogliono trasferirsi all'Alma Mater. Quanto al personale tecnico-amministrativo, tra sussidi e salario accessorio il rettore stima un aumento del 14% di risorse aggiuntive per il personale rispetto al 2015. 

(agenzia DIRE)