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"Asinelli e Garisenda vanno valorizzate" e Lepore annuncia un possibile bando per le Torri

Simboli della città, ma poco valorizzate. L'Assessore al Turismo parla di un bando per renderle più appetibili guardando a quello che si fa all'estero

La Garisenda e gli Asinelli non sono ben "sfruttati" e potrebbero esserlo in modo molto proficuo. Il Comune di Bologna intende mettere a gara la gestione di uno dei suoi simboli piu' conosciuti: le Due Torri. Lo ha annunciato Matteo Lepore, assessore al Turismo di Palazzo D'Accursio. Le Due torri rappresentano "un asset assolutamente poco valorizzato" e per la loro gestione, ricorda Lepore, "non e' mai stato fatto un bando": Garisenda e Asinelli, infatti, sono oggetto di "gestione familiare da lungo tempo". Questo grazie ad un affidamento deciso "molti, molti anni fa" e che, spiega l'assessore, non prevede una data di scadenza.

Da qui la decisione di cominciare a ragionare ad una gara: "Le Due torri devono essere assolutamente rilanciate proponendo un progetto molto piu' forte", dichiara Lepore. Progetto che riguarderebbe sia le visite alle torri che gli spazi commerciali alla loro base? "Ci stiamo guardando", risponde l'assessore. Una piccola rivoluzione, dunque. Ma non e' questa l'unica carta che l'amministrazione ha in serbo per migliorare la vocazione turistica della citta'.

Lepore, ad esempio, guarda anche allo store Eataly di New York: con le sue vetrine lungo la Quinta strada, sottolinea l'assessore, vede entrare sei milioni di persone all'anno ed e' il secondo negozio piu' visitato della Grande Mela. "Visto che con Eataly collaboriamo, non sarebbe male- afferma Lepore- utilizzarlo come piattaforma per la promozione di Bologna". Lepore, poi, guarda anche all'esempio de "La ragazza dell'orecchino di perla" di Jan Vermeer. Non tanto nel senso di ripetere a Bologna un evento di quella portata, quanto con l'idea di mutuare l'operazione compiuta dalla Pinacoteca reale Mauritshuis de L'Aia, in Olanda: grazie al tour mondiale del dipinto, favorito dal libro e dal film ad esso ispirato, sono stati reperiti i soldi per il restauro del museo e allo stesso tempo si e' realizzata una sua forte promozione. Alla luce di questo esempio, "anche le eccellenze di Bologna- dichiara Lepore- possono andare all'estero, tornare ed essere attrattive": l'assessore, in particolare, pensa alle opere del pittore Giorgio Morandi.

In attesa di mettere in campo iniziative di questo tipo, il Comune incassa il giudizio positivo delle associazioni di categoria rispetto alla tassa di soggiorno introdotta due anni fa, che nel 2013 ha portato un introito di tre milioni di euro. "Che queste risorse ci siano e vengano utilizzate per interventi reali in favore del turismo e' un fatto rilevante", sottolinea Antonio Cocchini di Ascom. Concorda Marianna Di Giansante, presidente del settore Turismo di Unindustria, che intanto guarda alla nascita della Citta' metropolitana e chiede di "uniformare" la modalita' di pagamento: a Bologna si e' scelto "il metodo giusto, perche' basato sulle fasce di prezzo e non sulle stelle". In effetti, "fra i 400 regolamenti esistenti in tutta Italia- aggiunge Celso De Scrilli, presidente di Federalberghi- quello di Bologna e' il piu' centrato".

La tassa di soggiorno rappresenta "una leva importante che ha permesso di fare un salto di qualita'" al turismo bolognese, replica Lepore: tanto per fare un esempio, le risorse messe a budget dal Comune sono passate da 300.000 euro a 3,3 milioni. Al momento, in ambito provinciale il capoluogo e' l'unico ad avere la tassa di soggiorno e la nascita della Citta' metropolitana "sara' l'occasione per porre il tema anche agli altri Comuni", continua l'assessore. "Abbiamo l'onere e l'onore di promuovere una strategia turistica", aggiunge Lepore, visto il "grande dislivello" che si vede nell'andamento dei flussi turistici: la citta' "sta crescendo a ritmi importanti e invece l'hinterland e' calato, seguendo purtroppo il trend nazionale".

(Fonte Dire)

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