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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Bilancio pluriennale, accordo Comune-sindacati: "Rilanciare investimenti e creare occupazione"

Firmato il verbale di accordo tra Comune di Bologna e organizzazioni sindacali: una "significativa riduzione del carico fiscale"

Firmato il verbale di accordo sul Bilancio pluriennale tra Comune di Bologna e organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp . Le  parti  sottolineano  in primo luogo l'importanza dell'approvazione del Bilancio entro il 31 dicembre 2015 che "consentirà dall'inizio di gennaio di poter  attuare  con  efficacia e tempestività tutti gli interventi previsti dallo  stesso,  che  in particolare permettono da un lato di rilanciare gli investimenti e dall'altro di creare occupazione".
Le organizzazioni sindacali prendono atto che, "dopo  lunghi  anni  di  aumento  dell'imposizione fiscale determinata dalla drastica  contrazione  dei trasferimenti statali, quest'anno, a seguito sia di  scelte nazionali  che locali, si è invece di fronte a una significativa riduzione del carico fiscale".

INTERVENTI PREVISTI. Nel bilancio 2016-2018 si prevede la conferma dell'aliquota IMU agevolata (0,76% rispetto a quella ordinaria del 1,06%)  per  gli  immobili locati a canone concordato e per alcuni comodati fra  parenti  di primo grado. L'agevolazione prevista dal Comune di Bologna comporta  minori  entrate  in  bilancio  per 6 milioni, con un risparmio di circa 350 euro in media per le famiglie interessate.

Conferma  delle  tariffe  per la refezione scolastica introdotte nel luglio 2015  che  "hanno  consentito - sottolinea il Comune - pur  in  presenza  di  una  scelta  da parte dell'Amministrazione comunale che le organizzazioni sindacali non hanno mai condiviso,  di  assumere  specifici obblighi di aumento della qualità delle materie  prime  nonché  obblighi di miglioramento del servizio con la nuova società  subentrata,  di  ridurre  i  costi  per  tutte  le famiglie che ne usufruiscono,  con  un  risparmio  annuo  complessivo  per  l'utenza di 3,5 milioni (175 euro annui in media per ognuno dei circa 20.000 utenti)".

Contemplato il blocco delle  tariffe dei servizi socio-assistenziali e  dei  servizi educativi diversi dalla refezione scolastica; il blocco  delle  altre  imposte  e tariffe: l'imposta di soggiorno, il Cosap,
l'imposta di pubblicità; e il blocco   dell'addizionale  Irpef  e  conferma  della  soglia  di  esenzione all'Irpef (12.000 euro), che consente a quasi 95.000 contribuenti (circa un terzo) di non pagare l'addizionale;

Per  quanto  riguarda  la Tari, attualmente oggetto di confronto in sede di ATERSIR  da  parte  dei  comuni dell'Area Metropolitana, "si conviene che la stessa  non subirà variazioni per il 2016 e, qualora si dovesse intervenire per  riequilibrare  il  rapporto  entrate  e  costo del servizio, ciò dovrà trovare soluzioni senza gravare sui cittadini con aumenti di tariffa", spiega ancora il Comune. 

A  partire  dal  2016  abolizione della  TASI che  nel  2015  ha  fruttato  circa  50  milioni  e che sarà evidenziata in bilancio  con  adeguato provvedimento di assestamento quando verrà recepita
la  Legge  di  stabilità (al momento è mantenuta in bilancio con l'aliquota già  votata  dal  Consiglio  comunale  del  4,3 per mille) e che dovrebbe portare - come dice l'amministrazione - a "un risparmio complessivo  per i contribuenti bolognesi davvero significativo. L'abolizione della TASI sulla prima abitazione vale circa 400 euro in media a famiglia interessata (attorno al 70% delle famiglie bolognesi)".;

L'accordo punta anche ad una "maggiore equità del prelievo, in quanto il Comune conferma l'intensificazione delle azioni di contrasto all'evasione e all'elusione, e l'applicazione  della  nuova  normativa  ISEE, già pienamente operativa per quanto  riguarda  i  servizi  educativi,  come  è  stato  approfonditamente esaminato  in  una  apposita  commissione".  Il  nuovo Isee consentirà anche  controlli  più  puntuali,  al fine di garantire a parità di entrate per il Comune una più equa distribuzione del prelievo e dell'accesso ai servizi in funzione  della  capacità  contributiva  del  nucleo  familiare.  Le  parti sottolineano  il  ruolo  fondamentale  svolto dai CAF in questo percorso di adozione  del  nuovo  ISEE.  Relativamente alle eventuali risorse derivanti dalle  azioni  di  contrasto  all'evasione e all'elusione, si concorderà la
destinazione  nel  momento  in  cui le cifre accertate ed incassate saranno note.

Per  quanto  riguarda  le  spese  correnti  i  sindacati  hanno espresso in particolare   condivisione   per   le   scelte  strategiche  della  Giunta, evidenziando   l'importanza   della   decisione  di  incrementare  in  modo significativo  gli  stanziamenti  dedicati  alla manutenzione ordinaria e straordinaria della città e al sistema di welfare cittadino in campo educativo, scolastico  e  socio assistenziale. Si è inoltre concordato che fin  dall'inizio  del  2016  debba  essere posta una particolare attenzione all'evoluzione  delle  risorse  previste in campo nazionale e regionale per interventi  di  contrasto  alla  povertà.

Le  misure  presenti  in  questa direzione  nella  Legge  di  stabilità  2016  e nel bilancio regionale 2016 - spiega ancora l'amministrazione - "possono infatti incrementare anche nel nostro Comune in maniera 
significativa le risorse finalizzate a questa decisiva emergenza sociale ed economica,  destinata  ad  allargarsi  anche  per  la diffusione del lavoro povero"".  Sulla tematica si è preso l'impegno di confrontarsi
al  più  presto  per  progettare  un  sistema  integrato  di  "interventi di contrasto  alla  povertà che renda l'utilizzo di queste risorse efficace ed equo  e  nello  stesso  tempo  permetta,  con una visione complessiva delle  risorse, omogeneità di trattamenti e interventi il più possibile coordinati tra loro".

Per quanto riguarda  le spese di investimento, le organizzazioni sindacali esprimono  condivisione  per  le  scelte  strategiche dell'Amministrazione, sottolineando  in particolare il loro contributo per assicurare una ripresa economica, l'aumento dell'occupazione e per garantire  un'adeguata manutenzione straordinaria della città. 
Le parti convengono di proseguire  il  confronto  sugli  accordi  già sottoscritti  (a  partire da quello sugli appalti, da quello sull'emergenza abitativa  e sugli anziani) e su quelli da avviare sui temi contenuti nella piattaforma  delle  organizzazioni  sindacali, dagli assetti istituzionali, alle  società  partecipate,  alle  politiche di genere, auspicando un forte coordinamento anche a livello metropolitano per adottare politiche omogenee e  coerenti.  A  tal  proposito si  condivide fin da subito con le organizzazioni sindacali che tra gli obiettivi prioritari della Città metropolitana ci sia quello di arrivare  alla  stazione appaltante unica, scelta in grado di contenere la spesa  liberando  risorse  necessarie  per ulteriori interventi, al fine di garantire maggiore trasparenza su tali processi".
 

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