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Crisi: "Il comune non può stringere la cinghia più di così", la vicesindaco lancia l'allarme

Non sono possibili altri tagli e chiarimenti dalla capitale sulla revisione del patto di stabilità. E' il grido d'allarme della vicesindaco Silvia Gianninni con delega al Bilancio

"La giunta ritiene di avere fatto tutti i risparmi di spesa possibili che salvaguardino i servizi scolastici e socio-assistenziali e l'obiettivo della riqualificazione e del miglioramento della qualità di vita urbana", lo ha chiarito oggi la vicesindaco Silvia Giannini, con delega al Bilancio comunale: "Non può stringere la cinghia più di così".

RITOCCO DELL'IMU? La crisi dunque morde, i tagli sono stati chirugici e l'Italia non ha un governo, e sembrano sempre gli enti locali, e quindi i cittadini, a pagare e a far fronte ai buchi di bilancio del paese. Si attendono "chiarimenti da Roma", visto che ieri hanno fatto sospendere la trattativa sulla manovra e dunque un ritocco Imu potrebbe essere inevitabile: "Ma dati i ripetuti tagli dei trasferimenti statali e in assenza di interventi del governo, ciò non è sufficiente a portare in equilibrio il bilancio".

Giannini ha auspicato che "gli impegni assunti dal Governo, ad esempio per quanto riguarda l'Imu sugli immobili comunali che per noi vale circa 7 milioni l'anno, devono essere al più presto mantenuti", così come "altre modifiche in corso di definizione da parte del Governo riguardano la Tares, sia nella componente rifiuti (con il nuovo metodo di calcolo che potrebbe slittare alla fine 2013 o al 2014), sia nella componente servizi indivisibili (0,30 euro al mq), che sarebbe incassata direttamente dallo Stato a dicembre, evitando almeno di scaricare sui comuni l'onore di fungere da esattori per conto dello Stato".

NO DI CONFABITARE, PROPRIETARI IGNORATI. "l'aliquota sulla prima casa non va assolutamente ritoccata", lo sostiene Alberto Zanni, presidente di Confabitare-associazione proprietari immobiliari, in merito all'ipotesi di alzare l'Imu allo 0,5%. "Occorre essere realisti, certo il fatto che ci sia più tempo e quindi più margine di trattativa apre qualche spiraglio, ma la Giunta aveva già deciso l'aumento dell'IMU sulla prima casa allo 0,5% e francamente non credo faccia marcia indietro". Però, sottolinea ancora, "se non sbaglio, qui si parla di imposte sulla casa, e allora non sarebbe il caso che la giunta ascoltasse anche la voce dei proprietari? Finora Confabitare e le altre associazioni sono state bellamente ignorate". Quindi, incalza Zanni, "chiedo formalmente l'apertura di un tavolo di confronto tra Comune e le associazioni di proprietari sulla questione IMU e non solo" E poi, chiosa zanni, "non è né equo né giusto che i servizi comunali, a uso di tutti, vengano sostenuti solo con i sacrifici di chi possiede una casa; essere proprietari non è un reato!".

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