Bologna capitale dell'estro: ospiteremo l'assemblea mondiale delle 'città creative Unesco'
Soddisfazione del sindaco: "Avremo la possibilità di mostrare al mondo il meglio delle nostre produzioni nel design, musica, gastronomia e altre filiere cosiddette creative"
Bologna capitale della creatività mondiale: nel 2013, infatti, il capoluogo felsineo ospiterà l'assemblea mondiale delle 'città creative Unesco'. Lo ha deciso l'UNESCO Creative Cities Network riunito nei giorni scorsi a Montreal (Canada), alla presenza dell'assessore alle Relazioni Internazionali Matteo Lepore.
Un impegno annunciato con soddisfazione dal sindaco Virginio Merola, che vi vede "per la nostra città è una conferma e allo stesso tempo un risultato importante raggiunto- che ci permetterà di accogliere rappresentanti delle istituzioni e delle imprese provenienti da oltre 30 città tra le più importanti a livello internazionale".
"Per una settimana, infatti, -continua Merola - avremo la possibilità di mostrare al mondo il meglio delle nostre produzioni nel campo del design, della musica, della gastronomia e delle altre filiere cosiddette creative così come è avvenuto per l'EXPO di Shanghai 2010, solo che questa volta sarà il mondo a venire a casa nostra".
Si tratta di un appuntamento estremamente rilevante, per il sindaco, che anticipa: "richiederà il coinvolgimento pieno delle altre istituzioni del territorio e, naturalmente, di quel ricco tessuto imprenditoriale e sociale che ci contraddistingue non solo in campo culturale, ma che contribuisce a qualificare i più rilevanti settori della nostra industria. Da sottolineare, inoltre, l'opportunità che si presenta di rafforzare i nostri legami con le città asiatiche, presenti nel Network con investimenti esponenziali finalizzati a sviluppare partnership e ad aprire le frontiere del mercato turistico".
Nel 2006, Bologna è stata selezionata dall'UNESCO come città creativa per la musica, grazie alla presenza di un vasto patrimonio storico e contemporaneo di artisti e produzioni musicali, dalle composizioni di Padre Martini, alla bacchetta di Claudio Abbado, dal Teatro Comunale alla scena musicale indipendente, cantautoriale e contemporanea che ha animato e anima ancora le osterie, i club e i festival bolognesi. Le Due Torri sono famose nel mondo anche per molte altre eccellenze riconosciute come fondamentali per la rete delle Città Creative, e valorizzate dall'UNESCO anche attraverso la decisione di svolgere a Bologna la prossima edizione dell'Assemblea del Network. Dal territorio bolognese e dai suoi dintorni, infatti, provengono marchi e firme tra le più importanti e apprezzate a livello internazionale nel campo del design motoristico, industriale e della moda. La gastronomia e i prodotti della cucina bolognese si ritrovano nei menù dei ristoranti di ogni continente, e altrettanto bene potremmo dire della vivacità del settore editoriale e audiovisivo, che proprio recentemente si è reso protagonista al Festival di Cannes presentando in prima assoluta il restauro del film "C'era una vota in America" a cura di Fondazione Cineteca e Cinema ritrovato.
Lanciata nel 2004 dall'UNESCO, la rete delle Creative Cities è composta da 31 città selezionate in tutto il mondo per il loro valore nei diversi campi delle industrie creative riconosciute. Dalla musica al design, dal digitale al cinema alla gastronomia, fanno parte del network aree urbane che hanno saputo sviluppare una parte importante della propria economia e la propria immagine sulla presenza di imprese, organizzazioni professionali, istituzioni culturali e partecipazione dei cittadini dedicate a una o più filiere dell'economia creativa. Ogni due anni le città selezionate da un comitato internazionale guidato dall'UNESCO, devono rendicontare la propria attività nel campo per cui sono stati scelti, dimostrando di sapere valorizzare con politiche e azioni adeguate gli elementi che hanno permesso loro di essere selezionate tra tante altre.