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Trasferimento del Cioccoshow in Piazza XX Settembre: Lepore "sfida" i ciocco-ribelli

Il sondaggio di CNA fra i visitatori dice che solo il 10% di visitatori potrebbe decidere di non partecipare per il cambio di location

Quest'anno il "Cioccoshow" cambia location: come ormai noto da tempo la manifestazione dedicata al cioccolato sarà in Piazza XX Settembre e non più in Piazza Maggiore. Il "trasloco" è giustificato dalle nuove norme per la sicurezza che riguardano ormai tutte le piazze d'Italia, ma i Maestri Cioccolatieri hanno da subito criticato il cambiamento, considerando l'area stazione "troppo decentrata". 

Su 10 persone che hanno già visitato il Cioccoshow di Bologna, sette sono pronte a tornare anche se l'evento non si terra' più nella centralissima piazza Maggiore ma in piazza XX Settembre. Lo afferma oggi Cna, che organizza l'evento con BF Servizi, sulla base di un sondaggio condotto utilizzando 3.000 contatti raccolti tra chi in passato ha gia' fatto un giro tra gli stand dei cioccolatieri.

A disposizione ci sono "i primi dati" emersi dalla consultazione, spiega la direttrice generale di Cna, Cinzia Barbieri, parlando con l'agenzia 'Dire' a margine della commissione di oggi in Comune. "Il 72% verra' sicuramente e un 10% dice che non potra' venire per motivi personali", riferisce la direttrice: si aggiunga il "non so" di un altro 8% e rimane, cosi', "un 10% che non verra' perche' non saremo in piazza Maggiore".

PIU' VISITATORI GRAZIE A FICO EATALY WORLD. Dati molto incoraggianti nella lettura di Cna, perchè "a quel 72% si aggiungeranno i visitatori nuovi", sottolinea Barbieri, sapendo di poter contare anche sull'indotto portato dall'apertura di Fico. In piu', l'associazione degli artigiani sta monitorando anche gli interventi sulla pagina Facebook della manifestazione rilevando che "non c'e' alcuna rivolta" per il trasloco: evidentemente quello che interessa e' il cioccolato, e' la sintesi della Cna.

Forti di cio', "e' tutto confermato", assicura dunque Barbieri: il Cioccoshow 2017 si svolgera' in piazza XX Settembre dal 17 al 19 novembre. "E abbiamo gia' abbastanza cioccolatieri per riempire di cioccolato tutte le persone che verranno", manda a dire l'amministratore delegato di Bf Servizi, Giovanni Giuliani: "Il problema potra' essere il diabete" e non, dunque, la riuscita dell'evento.

LEPORE RISPONDE AI CIOCCO-RIBELLI. E se alla fine "non lo si vorra' fare, noi comunque abbiamo messo gli organizzatori nelle condizioni migliori per la citta' di farlo". Non indietreggia di un centimetro l'assessore al Commercio e al Turismo, Matteo Lepore, che sferza e sfida i cioccolatieri 'ribelli' contrari al trasloco da piazza Maggiore a piazza XX Settembre: "Vorrei vedere gli scontrini" delle precedenti manifestazioni, dice infatti l'assessore nel corso della commissione di stamattina, visti i prezzi "da lingotti d'oro" Per quanto riguarda le motivazioni dello spostamento, Lepore ricorda che fin da subito il Comune ha chiesto agli organizzatori (Cna e Bf Servizi) un "miglioramento" della manifestazione, in termini di durata degli allestimenti e di ingombro: negli anni "i risultati si sono ottenuti", poi "siamo arrivati ad un punto incomprimibile" e per questo l'anno scorso si e' sperimentato l'allargamento su via Rizzoli e Ugo Bassi, che e' riuscito ma "con grossi problemi per la mobilita'" e un "costo per la citta'" dovuto all'aggiunta di un giorno di T-Days. In piu', la circolare Gabrielli sulla sicurezza degli eventi pubblici "e' stata un po' una pietra tombale" sul mantenimento in piazza Maggiore, afferma Lepore: sia per i maggiori oneri a carico degli organizzatori, sia per la "calca" che si verrebbe a creare fuori dalla piazza per le misure di sicurezza da predisporre per l'accesso alla stessa. Insomma, "l'equilibrio tra il dare e l'avere tra la citta' e la manifestazione non e' piu' positivo in quella piazza", ribadisce Lepore. Si e' dunque deciso di spostare, valutando anche l'ipotesi di piazza VIII Agosto, scartata perche' il Comune ha ritenuto non fattibile il trasloco temporaneo del mercato della Piazzola. 

Sul tavolo e' dunque rimasta piazza XX Settembre, cioe' "una delle piazze piu' calpestate di Bologna", sottolinea l'assessore, vista la sua collocazione tra stazione ferroviaria, autostazione e velostazione piu', in prospettiva, la futura uscita dell'Alta velocita' e la stazione del People mover.
Senza dimenticare che, intanto, da li' partiranno le navette per Fico "e ci siamo anche resi disponibili ad un sostegno economico - rimarca Lepore - almeno per i primi anni". Piazza XX Settembre e' un luogo che sicuramente "va migliorato", ma per l'appunto "anche gli eventi devono essere un contributo al miglioramento". E, manda a dire Lepore, "penso che chi guadagna sulla citta' ogni tanto possa aiutarla". In conclusione, "da quest'anno era opportuno provare qualcosa di diverso" e "io penso che funzionera'", scommette Lepore, assicurando che l'organizzazione procede: "Ho la conferma della manifestazione, la planimetria e' stata consegnata alla Soprintendenza che ha gia' autorizzato".

I cioccolatieri scontenti, pero', si fanno sentire anche in commissione. Agli espositori e' arrivato un "prendere o lasciare", afferma Giuseppe Sartoni, presidente di CiocchinBo: "Non abbiamo detto piazza Maggiore o morte", ma "vorremmo essere piu' protagonisti perche' il cioccolato lo facciamo noi". E fare "male" un'edizione "e' l'inizio della morte", avverte l'artigiano, quando invece "noi il Cioccoshow vogliamo farlo diventare la manifestazione del cioccolato artigianale piu' importante d'Europa", anche organizzando saloni specializzati in Fiera. "Se c'e' la volonta' di dialogare siamo aperti", assicura Sartoni, ma "siamo stati messi da parte come se non c'entrassimo niente".

Per di piu', la partecipazione in piazza XX Settembre "e' molto piu' costosa", afferma il cioccolatiere, segnalando poi che "ci risulta che a dicembre ci sara' un evento di due o tre giorni con i pasticcieri in via Indipendenza. Anche noi avremmo preferito li'". E cosi' "due terzi dei nostri associati hanno deciso di non partecipare quest'anno", conferma Sartoni. "Ci dispiace non essere stati coinvolti", afferma un altro cioccolatiere, Claudio Pistocchi da Firenze, che se la prende con Cna: "Dice che lavora per gli artigiani, ma questa volta non ci ha ascoltato". E cosi' "oltre 50 di noi non parteciperanno", aggiunge Pistocchi, liquidando come una "furbizia tecnica" le sottolineature sul fatto che solo pochi artigiani coinvolti sono bolognesi.

Lepore risponde per le rime. "Lo dico per trasparenza e non ho alcun sospetto", premette l'assessore, ma serve piu' chiarezza sui "rapporti economici" che stanno dietro l'evento, anche in termini di spese e introiti per gli operatori: "Vorrei vedere gli scontrini fiscali e sapere quante risorse vengono incassate e per cosa". Meno "favole" sulla magia del cioccolato, incalza l'assessore: "Non e' che lo vendete facendo un favore ai visitatori", visti i prezzi "da lingotti d'oro". E ancora: "Il rischio imprenditoriale se lo carica l'amministrazione attraverso la Fiera", per mano di Bf Servizi, dunque "visto che la maggior parte degli artigiani sono di altre citta', due conti in tasca ce li dobbiamo fare e decidere se per la citta' il risultato e' positivo o negativo". E poi, "il centro rischia di snaturarsi" e "non vogliamo diventare una citta' che vive di solo cibo", conclude Lepore: "Il nostro destino non puo' essere quello di Firenze" e, d'ora in poi, molti eventi sul cibo "potranno essere svolti a Fico".

Ma vista la defezione degli artigiani contrari alla nuova location, quanti espositori ci saranno? "Siamo in linea con quelli dell'anno scorso", afferma Giuliani, aggiungendo che comunque "lavoreremo fino all'ultimo per coinvolgere anche quel 10% di visitatori scontenti e i cioccolatieri che al momento non vogliono venire. Con la nuova piazza sappiamo anche che dobbiamo cambiare un po' il format - continua il manager di Bf Servizi - e dunque stiamo preparando anche una parte dedicata agli spettacoli, per coinvolgere di piu' la gente".

E se alla fine "alcuni operatori non ci saranno, ci rammarica moltissimo - dice Barbieri in commissione - ma stiamo parlando di pochissimi cioccolatieri di Bologna, che non sono piu' nostri soci" e, come associazione di categoria, "noi abbiamo l'interesse di rappresentare i nostri artigiani", oltre che "l'interesse generale della citta'". Da parte di chi prende di mira la Cna, tra operatori e forze politiche, "c'e' una polemica abbastanza sterile", dichiara il presidente di Cna, Valerio Veronesi. "E' ovvio che la nostra volonta' era di continuare in piazza Maggiore", continua Veronesi, ma se cosi' non e' "perche' Cna dev'essere chiamata a risponderne?". Delle "beghe" tra associazione e artigiani "dovremo discutere", ammette il presidente, ma intanto s'insinua un sospetto: "Tra pochi giorni c'e' una manifestazione sul cioccolato che non e' a Bologna. Non vorrei pensare che tutto questo andasse 'pro domo' di altre manifestazioni e di altre citta'". Infine, rispetto all'aumento dei costi per gli espositori, Giuliani riferisce che si parla di un rincaro di 80 euro al giorno: "Se e' questo il problema, si possono anche rivedere le tariffe".

(agenzia DIRE)

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