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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Crisi, a Bologna 91mila disoccupati: città che continua a invecchiare

Disoccupazione con aumento del 120% da fine dicembre 2008 (in cinque anni +132% per gli uomini, contro il +111,6% per le donne), salgono anche le ore di cassa integrazione. Ecco i numeri Cisl

Diminuzione dell'attività produttiva, aumento della disoccupazione e ricorso alla cassa integrazione, senza segnali sufficienti a far ripartire l'economia. Questo in sintesi il quadro che Alessandro Alberani, segretario generale della Cisl, disegna per l'area metropolitana Bolognese in base al report di fine anno del sindacato.

Secondo le stime della Cisl, infatti, la disoccupazione è arrivata a coinvolgere 91mila persone, con un aumento del 120% da fine dicembre 2008 (in cinque anni +132% per gli uomini, contro il +111,6% per le donne). Così come le ore di cassa integrazione, aumentate del 7,5% per quella ordinaria, del 44,4% per quella straordinaria e del 3,3% per quella in deroga. Secondo il segretario generale, il problema da risolvere immediatamente è "quello della disoccupazione giovanile", che va affrontata con alcune politiche ''importanti, diminuendo cioè l'orario di lavoro in modo da distribuirlo per favorire la nuova occupazione.

"Lavorare meno per lavorare tutti è lo slogan - ha detto Alberani - Se non arriviamo a questa logica di equità e solidarietà avremo sempre più problemi sociali. In Germania le ore annuali per lavoratore sono 1.419 e l'occupazione è al 71,2%, contrariamente all'Italia dove le ore sono 1.778 per il 56,9% di occupati", ha spiegato. Nel 2013, inoltre, sono diminuite le imprese nel settore delle costruzioni (-1,5%), del manifatturiero (-2,3%) e nelle attività immobiliari (-1,1%). E' cresciuto il settore dell'alloggio e ristorazione (+3,2%), quello creditizio (+2,9%) ed è aumentato l'export dell'1,1%.

Ma a Bologna, secondo le stime Cisl, il settore che ha subito maggiori danni dalla crisi è quello metalmeccanico, il cui fatturato è progressivamente calato del 50% e dal 2008 sono più di 250 le aziende fallite.

SI INVECCHIA. E se l'economia stenta a riprendersi, anche gli aspetti demografici non fanno ben sperare il segretario generale, perché Bologna "è una città che sta continuando ad invecchiare'", ha detto: la popolazione è composta al 26% da persone con più di 65 anni, mentre gli under 15 sono solo l'11,5%. Un altro dato è quello dei residenti stranieri, che continuano a crescere e sono il 14,5% della popolazione (il 42,5% europei e il 35,2% asiatici); un dato che si affianca all'inarrestabile aumento del numero di imprenditori extracomunitari (+7%).

TASSE. Alberani si è detto ''contrario a qualunque aumento di tassazione, non è accettabile''. Alberto Schincaglia, segretario provinciale Cisl, ha spiegato che con la Tasi ''chi prima pagava una Imu bassa o non la pagava per le detrazioni, adesso pagherà e chi pagava di più pagherà meno perché le aliquote si sono ridotte''. Secondo la Cisl, per quei comuni come Bologna o altri in Emilia-Romagna che erogano servizi in modo diretto, ''attraverso queste normative si mettono a rischio quei servizi. Manca il ruolo del governo, che ne esce in modo estremamente negativo - ha detto Schincaglia - E' un risultato deludente ed imbarazzante'', perché ora ''i cittadini dovranno pagare la parte residua di Imu che non è stata abolita dalla legge di stabilità''. La Cisl ha chiesto al Comune di Bologna, nonostante la situazione di ''confusione totale'', di ''garantire i servizi per anziani e per i minori, e adottare misure adeguate per le politiche abitative''.

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