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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Tram, via Indipendenza pedonale? Cna: "Meglio via Marconi-Stazione"

L'associazione chiede al Comune approfondimenti su alcuni punti del progetto, primo su tutti la pedonalizzazione sette giorni su sette di via Indipendenza

Il tram "è un'infrastruttura che, se ben realizzata, può essere utile alla città e rappresentare un passo in avanti verso una Bologna con qualità della vita migliore". Lo dice il il direttore di Cna Bologna, Claudio Pazzaglia, che però chiede al Comune approfondimenti su alcuni punti del progetto, che "va condiviso evitando strappi in un confronto che ad oggi e' stato ancora parziale e che rischia di scatenare solo le tifoserie a danno della città".

Il punto è la pedonalizzazione sette giorni su sette del tratto di via Indipendenza che va da via Rizzoli a via dei Mille. Questo, spiega l'associazione, "creerebbe problemi di accesso tra le diverse zone del centro di Bologna". Inoltre "è necessario non guardare solo alla mobilità delle persone, ma anche a quella delle merci e dei servizi", prosegue Cna, che chiede "un progetto concreto legato all'approvvigionamento e distribuzione delle merci alle attività di una area così importante, e uno per garantire l'accesso per la manutenzione delle abitazioni e degli impianti, prima di fare scelte così drastiche".

Tram, via Indipendenza pedonale 7 giorni su 7 

E poi c'è il "nodo della stazione", dato che "già oggi assistiamo allo spostamento massiccio di viaggiatori in uscita dalla stazione verso piazza XX Settembre non in sede protetta, per raggiungere le principali linee di bus". Un flusso a cui, da gennaio, "si uniranno i viaggiatori provenienti dall'aeroporto con il People mover, che non troveranno bus diretti in centro in piazzale Medaglie d'oro. Non è un bel biglietto da visita per una città che vuole far crescere il turismo". Per questo "sarebbe molto meglio che il tram fosse sulla direttrice via Marconi-stazione ferroviaria, piuttosto che su via Ugo Bassi-via Indipendenza".

Infine, Pazzaglia chiede di "sciogliere al più presto il nodo della gestione ed organizzazione dei cantieri", perche' "il percorso del tram tocca tante aree in cui resiste un tessuto vivo e vitale di imprese artigiane e commerciali, come Borgo Panigale, via San Felice e la Bolognina". Imprese che "devono essere accompagnate a sostenere l'urto della cantierizzazione e supportate, prima e durante i lavori, con interventi mirati a sostegno dei loro costi gestionali ed occupazionali". Ma per il direttore di Cna in tema di mobilità si dovrebbe fare ancora di più. "Oggi cittadini e imprese pagano un prezzo alto per il traffico in città, con tempi di percorrenza lunghissimi e velocità commerciale bassa che aumentano l'inquinamento e i costi di esercizio". I nodi infrastrutturali in città, insiste Pazzaglia, "non sono risolti, a partire dal Passante, e dopo anni di discussioni non si vedono cantieri aperti e soluzioni convincenti. Infine il trasporto pubblico locale è vicino al livello di saturazione, per cui un'infrastruttura come la rete tramviaria può essere utile a migliorare vivibilità ed accessibilità della città". (dire)

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