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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Coop Costruzioni, Passuti: 'E' dura, ma tavolo di crisi non serve'

Intanto c'è preoccupazione nei sindacati, che fanno sapere: per adesso non c'è nessuna procedura concorsuale aperta che faccia temere il fallimento o la chiusura. Ma la situazione "è molto complicata dal punto di vista finanziario ed è peggiorata negli ultimi tre mesi"

Per adesso non c'è nessuna procedura concorsuale aperta che faccia temere il fallimento o la chiusura di Coop Costruzioni. Ne' l'azienda ha intenzione di intraprendere questo percorso a breve. Ma la situazione "è molto complicata dal punto di vista finanziario ed  è peggiorata negli ultimi tre mesi". A dirlo sono i sindacati, che  hanno incontrato i vertici della cooperativa e che nelle prossime ore invieranno una lettera con la richiesta di aprire di nuovo un tavolo di crisi in Città metropolitana. Il messaggio è diretto anche a Legacoop. "Deve farsi carico di questa situazione", afferma Maurizio Maurizi della Fillea-Cgil di Bologna, al termine dell'incontro con presidente, vicepresidente e direttore del personale di Coop Costruzioni.

Legacoop invece non era presente al vertice con i propri rappresentanti. "Dicono di essere al fianco dell'azienda ma si sono fatti di nebbia", attacca Rodolfo Fusetto, della Filca-Cisl di Bologna. Secondo i sindacati, dunque, le prospettive dell'azienda non sono affatto rosee. "Non sono stati in grado di garantire nulla- riferisce Fusetto- se non che non hanno intenzione di aprire procedure concorsuali" per il momento. "Siamo al lavoro per salvarla", dice chiaro e tondo Maurizi. La sensazione però è che "siamo in un vicolo cieco- mette in guardia ancora l'esponente Cisl- prospettive oltre la fine del Cantierone non se ne vedono".

Il piano di salvataggio di Coop Costruzioni da 25 milioni di euro messo in campo da Legacoop con la finanziaria Fibo in primavera "non è andato in porto- ricorda la Cisl- i soldi sono andati alle banche per coprire i debiti e non in azienda. Per questo si è dimesso l'amministratore delegato". Insieme a Legacoop, l'azienda ha costituito di recente un pool di esperti che si occuperà della ristrutturazione finanziaria di Coop Costruzioni. Ma su questo piano "oggi non ci hanno detto nulla- allarga le braccia la Cisl- forse non lo sanno neanche loro". Con l'azienda, i sindacati hanno fissato un nuovo incontro per il 16 novembre prossimo. Nel frattempo, nell'arco delle prossime due settimane, la dirigenza di Coop Costruzioni ha in programma alcuni incontri con il team di consulenti. L'azienda ha anche un problema di liquidità, segnala la Cisl, come dimostra la decisione di sospendere unilateralmente l'accordo sulla mobilità volontaria. "Non hanno liquidità sufficiente per arrivare a 40 lavoratori, si sono fermati a 26- spiega Fusetto- siamo oltre il raschiamento del fondo del barile".

La situazione di Coop Costruzioni è difficile, ma al momento il tavolo di crisi non serve. Così il presidente dell'azienda, Luigi Passuti, risponde alla richiesta dei sindacati di aprire il confronto nella sede istituzionale della Città metropolitana, sulla complicata situazione finanziaria dell'azienda. I sindacati, anche dopo il vertice di questa mattina con Coop Costruzioni, temono il peggio. Ma Passuti prova a rassicurare gli animi. "Durante l'incontro di questa mattina abbiamo concordato con Cgil, Cisl e Uil un nuovo appuntamento per il 16 novembre- sottolinea il presidente- quando, con i risultati del lavoro dei nostri consulenti sul tavolo, a ragion veduta, potremo fare un quadro della situazione e dei correttivi da apportare". Fino ad allora, dunque, la convocazione del tavolo di crisi a Palazzo Malvezzi secondo l'azienda non serve. "Siamo come sempre disponibili a ogni confronto- afferma Passuti- ma per ora non vi sono elementi tali per potere rendere utile quella sede, in quanto non possiamo prendere decisioni senza una quadro chiaro della situazione e, soprattutto, delle possibili soluzioni".

Il presidente di Coop Costruzioni ricorda la crisi del settore a livello nazionale. La lieve ripresa del secondo trimestre 2015 si è "concentrata nelle piccole e medie imprese- ricorda Passuti citando i dati Unioncamere- mentre si registra ancora una contrazione del volume d'affari per le imprese oltre i 50 addetti". Lo scenario continua dunque a "essere difficile", rendendo "parzialmente inefficace il piano di riposizionamento che era stato varato nella primavera di quest'anno e che ha gia'' visto interventi del movimento cooperativo bolognese per oltre 23 milioni di euro tra capitale (10 milioni) e prestito (8,8 milioni) e il rimanente a sostegno della dismissione di beni immobili". Grazie a quelle risorse, ricorda Passuti, "Coop Costruzioni è rientrata verso le banche per circa 30 milioni di euro e ha pagato scaduto verso i fornitori per una cifra analoga, di circa 30 milioni". D''altro canto, l'azienda vanta "crediti per oltre 12 milioni di euro, in gran parte dovuti dalla pubblica amministrazione". In altre parole, ammette Passuti, "dobbiamo rivedere i nostri progetti. Lo stiamo facendo con serietà e onorando gli impegni che ci siamo assunti con i committenti pubblici e privati. Chiediamo ai sindacati di fare la loro parte con lo spirito di responsabilità e di collaborazione col quale si è operato fino ad ora".

agenzia Dire


 

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