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Economia

La scure del covid sul bilancio del Comune: "Meno entrate, ma non andremo in disavanzo"

Meno multe e tassa di soggiorno dimezzata e poi "Il problema del virus è che l'erogazione dei servizi costa ovunque di più", ma c'è anche qualche risparmio

Crollo delle multe e della tassa di soggiorno. La scure dell'emergenza sanitaria si è abbattuta anche sulle finanze di Palazzo d'Accursio. Sul periodo marzo-giugno si calcolano verbali per meno 21 milioni di euro circa. Il dato è inserito nella variazione di bilancio illustrata questa mattina in commissione, che comprende anche una parziale applicazione dell'avanzo messo da parte nel 2019.

"Risparmiamo una cifra significativa", che consegna un buon "margine di manovra". Tutto questo nell'ambito di una variazione "non completa come quella che avremmo voluto", spiega il direttore delle Entrate, Mauro Cammarata: il Comune infatti ha preferito non aspettare la ripartizione dei fondi del decreto Rilancio, quindi "seguirà a luglio o forse prima una variazione altrettanto significativa".

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Di certo "in disavanzo non andremo", ribadisce Cammarata, ipotizzando invece la possibilità di realizzare un avanzo anche sul 2020 ma questo se arriveranno altre risorse per i Comuni oltre i tre miliardi del decreto. Cosa che per il dirigente dovra' per forza accadere, altrimenti "salterebbero moltissimi Comuni": se a Bologna "dobbiamo metterci 40 milioni di avanzo libero per ripristinare gli equilibri", vuol dire che a livello nazionale servono "altri quattro miliardi".

Con questa operazione "il bilancio comincia a essere non solo sano, ma anche ordinato", dichiara l'assessore Davide Conte: è la "risposta a questi primi mesi di lockdown e quindi alla necessità di compensare le mancate entrate e mettere in equilibrio tutti i conti".

Multe e tassa di soggiorno

Altra criticità la tassa di soggiorno, già ora dimezzata a causa dello stop al turismo, ma "siamo l'unico Comune in Italia a non tagliare neanche la cultura, visto sempre come un settore secondario" nonché quello "più a rischio" visto che molte delle risorse derivano proprio dall'imposta di soggiorno, ha detto l'assessore al bilancio Davide Conte.

Su quattro mesi ci sono meno verbali per 21 milioni, che dal punto di vista contabile pesano per 13 milioni calcolando una conseguente riduzione di otto milioni sul fondo crediti di dubbia esigibilità. Partendo dal presupposto che in condizioni normali il Comune incassa dalle multe 3,5 milioni al mese, sul 2020 "prevediamo un mancato introito finale di 20 milioni- afferma Cammarata- al netto del fondo crediti".

Risparmi e spese in emergenza sanitaria 

Si risparmiano poco più di 16 milioni, riferisce Cammarata, per minori uscite "non legate a una riduzione volontaria dei servizi ma tutte imposte dal blocco delle attività". Ad esempio, calano le spese postali per la notifica delle sanzioni (cinque milioni) e altre spese dell'area Sicurezza urbana per attività varie (700.000 euro), l'esborso per il riscaldamento delle scuole (700.000 euro) e le uscite per il personale: in questo caso si parla di 2,3 milioni per lo slittamento al 2021 del piano che prevede 540 assunzioni e di 140.000 euro per la mancata erogazione di buoni pasto ai dipendenti in smartworking.

Sempre come minori spese ci sono 3,5 milioni per le mense scolastiche, il milione del bilancio partecipativo (rinviato al 2021) e 1,1 milioni sull'area welfare per attività che non è stato possibile svolgere.

L'epidemia, però, provoca anche aumenti di spesa: ad esempio, ci sono 200.000 euro in più per consentire lo smartworking: "Il problema del virus è che l'erogazione dei servizi costa ovunque di più", spiega Cammarata: per il verde, ad esempio, si spendono "almeno 15.000 euro in più al mese" per le esigenze di sicurezza. Ci sono anche delle maggiori entrate: ad esempio, 469.000 dal Cura Italia per l'igienizzazione degli uffici, 736.000 euro di rimborsi elettorali e 200.000 euro di contributo dall'aeroporto per interventi di mitigazione acustica. Infine, la variazione registra un'applicazione "estremamente significativa" dell'avanzo, segnala Cammarata: quasi tutta la quota investimenti più varie voci vincolate (tra cui 5,4 milioni per le strade e 3,2 per progetti di accoglienza e integrazione). (dire)

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