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Economia

Coronavirus, vacilla l'economia: "Un momento di follia generale, alcune categorie avranno bisogno di sostegno"

L'INTERVISTA. Il vicepresidente Ascom Bologna e Presidente nazionale Fedagro Mercati Di Pisa: "Assurdo saccheggiare i supermercati, nessun problema con gli approvvigionamenti"

L'economia trema per gli effetti del Coronavirus e alcune categorie stanno sentendo forte e chiara una crisi che è già realtà: turismo, cultura, ristorazione e locali per il divertimento sono le più colpite. A fare una panoramica, un analisi e delle previsioni è Valentino Di Pisa, vicepresidente Ascom bologna e  – Presidente nazionale Fedagro Mercati. 

Di Pisa, lei ha il polso sulla situazione in generale e nello specifico anche sul comparto alimentare. Qual è la situazione? "Dal punto di vista generale stiamo assistendo a una evidente ripercussione negativa da un punto di vista economico aldilà degli ordini raddoppiati da parte di alcune catene di supermercati visto che molti punti vendita sono stati letteralmente presi d'assalto. La gente ha pensato che fosse opportuno fare delle scorte (e non solo di generi alimentari) anche se non c'è alcun problema di approvvigionamento e di distribuzione. Lo definirei un momento di follia generale dettato dal panico. Se poi andiamo nello specifico risultano evidenti le categorie che stanno risentendo di più questa situazione" 

Quali sono? "Sono tutte le attività legate al turismo e alla cultura, al food...non parliamo poi della ristorazione cinese, che è in una situazione ancora più grave. E poi c'è il settore del divertimento, come sale da ballo e locali analoghi. La situazione è peggiorata negli ultimi tre giorni e l'appello che mi sento di fare ai consumatori è di stare tranquilli e non cedere all'isteria collettiva pur ispettando le misure di sicurezza: gli approvviggionamento sono sotto controllo. Altra cosa: ho sentito dire che qualcuno preferisce non acquistare alimenti fatti in Italia perchè possibili portatori del virus. Ovviamente questa cosa non ha alcun fondamento". 

Cosa pensa che si potrebbe fare per sostenere le attività più colpite? "Intanto sono state segnelate tutte le accortezze e dal canto nostro noi siamo attenti a far partire tutto il più in fretta possibile mentre dobbiamo ancora fare il conto degli effetti negativi. Speriamo a un supporto del Governo per la ripresa, che ci venga incontro da un punto fiscale e per i contributi". 

Più chiarezza su qualche aspetto tecnico? "Una cosa che non si capisce per esempio è la restrizione degli orari di alcuni esercizi come i bar: siamo in molti a non comprendere perchè dopo le 18 il rischio possa essere maggiore. Così anche non si capisce perchè vengano chiusi alcuni mercati, mentre i supermercati no visto che all'aria aperta il pericolo dovrebbe anche essere inferiore". 

La testimonianza della guida turistica: "Gite scolastiche e visite guidate cancellate"

Intanto Confesercenti Nazionale, nell’incontro al MISE, ha richiesto di trattare tutte le imprese turistiche come se rientrassero nella zona rossaestendendo la sospensione dei pagamenti e pensando a forme di welfare per i lavoratori e gli imprenditori, Sarà indispensabile una revisione trasversale ad hoc degli ISA relativi alle attività economiche più colpite, al fine di tener conto degli effetti della crisi economica e dei mercati, collegata all’emergenza in corso. Altre misure che si è richiesto di attuare sono le procedure abbreviate di accesso agevolato ai Fondi di Garanzia, la sospensione dei pagamenti relativi alle utenze e delle rate dei mutui bancari, con relativo allungamento della durata del mutuo. Infine, a sostegno dell’occupazione, è stata richiesta l’attivazione degli ammortizzatori sociali in deroga anche per aziende non ubicate nei comuni interessati dalle misure urgenti di contenimento e possibilità di accesso al Fondo d’Integrazione Salariale anche per i dipendenti delle aziende di piccola dimensione occupazionale.

Anche Federconsumatori chiede misure straordinarie da parte del Ministero del Turismo per consentire la modifica di prenotazione di voli e hotel senza penali: "L’emergenza Coronavirus si sta ripercuotendo in misura rilevante sulla nostra vita quotidiana, soprattutto in seguito ai casi di infezione rilevati in alcune regioni italiane. Oltre a gravi e immediate conseguenze sulla salute pubblica, si stanno verificando importanti contraccolpi nel settore turistico, anche perché molte persone stanno esprimendo la necessità di annullare o modificare prenotazioni alberghiere e/o biglietti aerei e ferroviari proprio in seguito agli ultimi aggiornamenti sulla questione. A ciò si aggiungono, in seguito al crollo delle prenotazioni, effetti economici negativi nell’intero comparto turistico" si legge nella nota dell'associazione di categoria. 

La China-Town bologense in crisi per il virus

"Inoltre molti Paesi stanno adottando misure straordinarie di contenimento, negando o condizionando l’accesso ai viaggiatori provenienti dai luoghi in cui siano stati accertati casi conclamati di infezione, Italia compresa. Considerando l’eccezionalità della situazione e l’elevato numero di utenti coinvolti, Federconsumatori ha trasmesso una comunicazione al Ministro Dario Franceschini richiedendo l’adozione di misure straordinarie dirette a tour operator, agenzie di viaggi, compagnie aeree, strutture alberghiere e altri operatori del settore, in modo che i soggetti in questione consentano, la modifica senza penali delle prenotazioni effettuate. L’attuazione di provvedimenti in questo senso appare sempre più urgente, oltretutto a fronte dei numerosissimi cittadini che ci segnalano di aver contattato le strutture di riferimento chiedendo la modifica della prenotazione (es. con lo spostamento del periodo di soggiorno ed il riconoscimento di un voucher per gli importi pagati), ricevendo tuttavia esclusivamente riscontri negativi. La nostra Associazione ha inoltre sottolineato la necessità di un incontro, al fine di illustrare al Ministro le principali criticità e di concordare insieme le misure da adottare". 

"Parallelamente, stiamo procedendo ad inoltrare una richiesta specifica a Trenitalia e Italo perché consentano la modifica dei biglietti per le destinazioni situate nelle cosiddette “zone gialle” o, in alternativa, l’emissione di un voucher sostitutivo dei titoli di viaggio acquistati. I cittadini non possono essere lasciati nell’indeterminatezza, in una situazione tanto eccezionale e critica le decisioni in materia di rimborsi e modifiche delle prenotazioni non possono essere rimesse alla ordinarietà dei comportamenti o alla discrezionalità degli operatori. È quindi necessario con la massima urgenza un intervento istituzionale".

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