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Alternanza scuola-lavoro: 'Lavorare gratis? per imparare', a Farete Poletti e Fedeli rispondono agli studenti

I ministri del lavoro e dell'istruzione hanno partecipato a un confronto con alcuni studenti medi. Tra il pubblico anche la band Lo Stato Sociale, in passato polemica con Poletti sulla disoccupazione giovanile

Perché lavorare gratis? Perché bisogna imparare. Questa in estrema sintesi, la risposta del ministro dell'istruzione Valeria Fedeli agli studenti medi che le chiedevano perché nel programma di alternanza scuola-lavoro (da 200 a 400 ore scolastiche di stage formativo in azienda, ndr) non sia prevista una retribuzione.

"Ma perché il lavoro degli studenti non viene pagato?", provoca uno dei ragazzi. "E' un pezzo del percorso formativo. Non si viene pagati come non si viene pagati per andare a scuola", ribatte Fedeli.

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Queste e altre domande hanno fatto i giovani speaker dell'emittente web Radio Immaginaria, la radio creata e gestita da ragazzi fra 11 e 17 anni che conta ormai 40 redazioni in Italia e in Europa e presente ieri a Farete. Assieme ai membri della band bolognese Lo stato sociale, i ragazzi e le ragazze si sono confrontati anche con il ministro del lavoro Giuliano Poletti.

Un progetto -quello dell'alternanza scuola-lavoro- che ancora desta tanti dubbi e perplessità tra i ragazzi, ai quali i due ministri hanno provato a rispondere. La preoccupazione principale è che l'alternanza non si riveli utile a capire veramente i meccanismi del mondo del lavoro.

Anche, perché, spesso le proposte delle imprese non hanno la qualità attesa o non c'è chiarezza su cosa i ragazzi devono davvero imparare. Poletti e Fedeli hanno ammesso alcune debolezze merse dalla sperimentazione dell'alternanza ("Dobbiamo ammettere che nella sperimentazione degli scorsi anni ci sono state esperienze non positive", riconosce la numero uno dell'Istruzione), ma assicurato i ragazzi che si sta lavorando per aggiustare le cose che non vanno.

Poletti e Fedeli hanno confermato l'arrivo a breve di 1.000 tutor (i primi 300 sono già pronti), il cui compito sarà proprio quello di fare da nesso tra la scuola e le aziende (pubbliche e private impegnate nel progetto), in modo che siano ben chiari percorsi e obiettivi della formazione extra-scolastica. Terminato l'incontro con i ministri, il pomeriggio di Radio Immaginaria è continuato con l'arrivo di alcuni famosi blogger e con il blitz a sorpresa di Gianni Morandi.

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