rotate-mobile
Economia Centro Storico / Piazza Maggiore

Licenziamenti Fiera, fumata nera: i lavoratori annunciano scioperi, sit-in e proteste

Non intendono mollare, lunedì saranno in Consiglio comunale e martedì replicheranno la protesta in Regione, dove è convocata l'Assemblea legislativa. Alberani Cisl: 'Boni è un coniglio o fa il furbo'

Giornata dura per i lavoratori e i rappresentanti sindacali, dopo l'annuncio da parte di BolognaFiere di 123 esuberi. Questa mattina si sono riuniti sotto la sede dell'Ascom, in Strada Maggiore, dove si è tenuto l'incontro tra le rappresentanze, il direttore generale Antonio Bruzzone e del personale Marco Biagi. Grande assente il presidente Franco Buoni. Nulla di fatto alla sede dei commercianti, così si sono diretti in corteo e hanno 'occupato' Palazzo D'Accursio, dove hanno calato unostriscione su Piazza Maggiore mentre i delegati sono stati ricevuti dal capo-ganinetto del sindaco Valerio Montalto. 

Ora i sindacati porteranno sul tavolo metropolitano di salvaguardia le loro richieste e le condizioni dei 123 lavoratori. "Non ci devono essere più equivoci rispetto alla sospensione che non può essere quella proposta al tavolo di oggi", ha detto Carmelo Massari della Uil al termine dell'incontro in Comune. La proposta di uno stop ai licenziamenti di "sette giorni - come annunciato dalla Fiera - è uno schiaffo: come si può prendere una decisione su cose che non si sono fatte per anni sulla testa di persone che rischiano di perdere il lavoro?" si chiede il segretario della Cisl, Alessandro Alberani e in merito all'assenza di Boni "oggi, non presentandosi al tavolo, ha mancato di rispetto, quindi o è un coniglio o fa il furbo. Credo che debba tornare sui suoi passi e ce le devono far tornare i soci che lo hanno nominato", scandisce Alberani chiamando in causa il Comune e la Regione.

Montalto, riferisce Alessio Festi della Cgil, ha confermato che l'amministrazione resta sulla richiesta avanzata ieri: sospensione della mobilità e apertura di un confronto sul piano industriale. "La sospensione non può essere la presa in giro di stamani. Ed è scandaloso che di fronte a 123 licenziamenti la città di Bologna non possa conoscere di un piano industriale", ribadisce. 

In tutti i casi i lavoratori non intendono mollare: lunedì si faranno sentire in Consiglio comunale e martedì replicheranno la protesta in Regione, dove è convocata l''Assemblea legislativa.

E poi: "Sit-in da tutti i soci privati", promette Sara Ciurlia della Fisascat-Cisl. "Ieri il sindaco Virginio Merola e l'assessore regionale Palma Costi, con un filo diretto con Bonaccini, hanno preso un impegno, ribadito da Boni telefonicamente, che si presentasse al tavolo una sospensione della mobilità per i tempi necessari. Boni ha mancato rispetto alla città, ai lavoratori e ai cittadini, contravvenendo l'impegno preso con le Istituzioni", attacca il segretario della Cisl. "Un comportamento padronale indegno del peggior imprenditore senza etica, un comportamento inaccettabile che calpesta la dignità dei lavoratori che, in questa partita, vengono visti come nemici. Mentre, invece, sono le prime vittime", sentenzia il segretario della Uil, Giuliano Zignani in una nota che ritiene il comportamento tenuto oggi da BolognaFiere "il peggior gioco delle parti che mai sia stato messo in scena in questa città". 

Sit-in lavoratori Fiera in Strada Maggiore e Comune

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Licenziamenti Fiera, fumata nera: i lavoratori annunciano scioperi, sit-in e proteste

BolognaToday è in caricamento