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Economia Fiera / Viale della Fiera

Rabbia dei lavoratori vs i vertici della Fiera: "Siete voi gli esuberi"

Oggi presidio, dopo l'avvio della procedura di mobilità per 123 lavoratori

Eplode la rabbia dei lavoratori della Fiera contro i vertici della società dopo l'annuncio dell'apertura della procedura di mobilità per 123 dipendenti part-time impiegati come personale di manifestazione. "Buffoni, ladri, criminali, tagliatevi il vostro stipendio. Siete voi gli esuberi", gridano i lavoratori, un centinaio, presenti al presidio organizzato dai sindacati di fronte alla palazzina direzionale mentre è in corso l'assemblea dei soci convocata per l''approvazione del bilancio chiuso in pesante rosso.

"Campagnoli a marzo aveva detto che il 2015 si chiudeva in utile, ora si parla di nove milioni di perdita, bisogna chiamare la Finanza", protestano. "Vergogna, Bonaccini dimettiti", scandiscono, non nascondendo la delusione per il comportamento degli azionisti pubblici dai quali si sentono di fatto scaricati. Unico consigliere comunale presente al presidio è Emily Clancy di Coalizione civica. "È un dovere essere qui, sentire le istanze di questi lavoratori e portarle in Consiglio comunale. Lamentano sprechi, stipendi d'oro e loro che guadagnano mille euro al mese vengono licenziati", sottolinea Clancy. Intanto una delegazione sindacale attende di poter incontrare i vertici della societa''. "Questa è la rappresentazione plastica del fallimento del patto per il lavoro e del patto metropolitano. Comune e Regione sono azionusti della Fiera, dove fanno cose diverse rispetto ai documenti che firmamo", chiosa Carmelo Massari della Uil, al presidio con Alessio Festi della Cgil e Alessandro Alberani della Cisl.  

"Non più tardi di un mese fa  Franco Boni dichiarava che eventuali interventi sul personale non erano una priorità, in quanto il disavanzo riscontrato era frutto di problematiche più complessive legate all'intero quartiere fieristico". Così accusa Filcams-Cgil Bologna, oggi presente al sit-in, sottolineando come invece "ora ci troviamo davanti "all'apertura formale di una procedura di mobilità per tutto il personale di quartiere. Questa scelta, alla luce delle precedenti affermazioni, non ha bisogno di commenti e mina alle fondamenta i rapporti di correttezza che devono caratterizzare qualunque sede di confronto".

Nel mirino del sindacato anche le dichiarazioni del sindaco Virginio Merola, che definisce le "misure necessarie quelle adottate dal Cda di BolognaFiere. Dichiarazioni che non solo non condividiamo - affonda Filcams -  ma che riteniamo siano frutto di una riflessione non corrispondente alle reali problematiche della Fiera".

Alla luce di tutto questo, la Filcams-Cgil di Bologna chiede dunque formalmente il ritiro della procedura, e l'immediata apertura di un tavolo negoziale che coinvolga i soci pubblici e si ponga come obiettivo quello di far "luce sul disavanzo di bilancio annunciato. Un disavanzo frutto della rimodulazione del bilancio stesso, che necessita di un'operazione di totale trasparenza nell'interesse dei lavoratori e di tutta la città".

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