Fiera, sospesa la mobilità per i 123 lavoratori: "Risultato parziale ma importante"

I sindacati strappano la sospensione della procedura di mobilità per i 123 lavoratori della Fiera di Bologna. Lo hanno annunciato i rappresentanti della folta delegazione sindacale che ha partecipato al tavolo istituzionale con Comune e Regione, che si è tenuto questa mattina.

Un risultato "parziale ma importante", hanno sottolineato i rappresentanti dei lavoratori parlando al megafono sotto il portico di via Zamboni, dove è stato approntato un sit-in durante tutta la durata dell'incontro. La decisione di sospendere la procedura sarebbe arrivata dopo una pausa durante la quale il sindaco Virginio Merola e l'assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, avrebbero sentito anche il presidente della Fiera Franco Boni.

Ora la palla passa appunto all'azienda e l'appuntamento coi sindacati è per domattina nella sede di Ascom-Confcommercio in Strada Maggiore.

La rabbia dei dipendenti di BolognaFiere davanti alla sede della Città Metropolitana

A caldo arriva il commento del segretario generale Uil Emilia Romagna e Bologna, Giuliano Zignani, per il quale «La sospensione della procedura di mobilità è un ‘ottima notizia. La Regione Emilia-Romagna e il Comune di Bologna, rappresentati al tavolo dall’assessore alle Attività produttive Palma Costi e del sindaco Virginio Merola, si sono assunti l’impegno politico di revocare il provvedimento, muovendosi nella direzione da noi auspicata". D'altro canto, rimarca Zignani, "questa è l’unica scelta possibile, non essendo accettabile trattare del futuro dei lavoratori e anche della Fiera alla cieca (senza cioè un piano industriale) e con la spada di Damocle dei licenziamenti".
Il monito della Uil: "Ora dobbiamo tutti rimboccarci le maniche per individuare la soluzione migliore che tenga insieme occupazione, continuità salariale e sviluppo dell’expo".