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Economia

Imprese bolognesi: crollano le chiusure, ma è crisi per le ditte individuali

In dati della Camera di Commercio fotografano un 2016 in risalita per la vitalità delle imprese bolognesi. Saldo positivo nel complesso, ma calano le nuove aperture. Allarme per le ditte individuali: ne chiudono 10 al giorno. Boom di aperture nella ristorazione

Più 102 imprese: è il saldo positivo del 2016 sul numero delle imprese dell’area metropolitana bolognese. Secondo i dati froniti dalla camera di commercio, complessivamente le imprese sotto le due torri sono ora 118.412, di cui 96.052 sono sedi principali e 22.360 sono filiali.

Il numero delle imprese che hanno chiuso nel 2016, pari a 5.497, è il più basso degli ultimi 10 anni: infatti, per cercare un numero simile, bisogna tornare indietro fino al 2007, anno in cui avevano cessato l’attività 6.630 aziende.

Una buona notizia, stonata leggermente dal leggero calo della vitalità del territorio. Infatti, sono 5.599 le imprese che hanno aperto l’anno scorso, 180 in meno rispetto al 2015.

Circa 1 impresa su 4 è 'Made in Bo', cresciute di 663 unità nel 2016: si tratta di 26.621 società di capitale, e rappresentano il pezzo più 'robusto' del tessuto imprenditoriale felsineo, quello che costantemente mostra minori probabilità di chiudere. La sua consistenza è aumentata di 4.000 unità in dieci anni.

Il discorso è opposto per le ditte individuali: meno 200 in un anno, pari a mediamente 10 cessazioni al giorno a fronte di 3.372 aperture. Complessivamente sono circa 48.000.

Per quanto riguarda i settori di impresa, il 62% delle attività bolognesi opera nei servizi, il 25% nell’industria, il 9% nell’agricoltura.
A soffrire di più, sono le aziende di commercio e manifatturiere, in negativo rispettivamente per 199 e 148 unità. Bene invece le 'ditte' che si occupano di servizi e, soprattutto, di ristorazione: queste ultime hanno registrato un vero e propeio boom, con ben 173 nuove aperture in un anno.

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