Imu, Virginio Merola: "Sbagliato abolirla completamente, decidano i comuni"
D'accordo con il Ministro Saccomanni il primo cittadino: ai Comuni piena autonomia di gestione dell'Imu e della service tax
La ''soluzione migliore'' è ''quella indicata dal ministro Saccomanni: ridare ai Comuni piena autonomia di gestione dell'Imu e della service tax''. La pensa così Virginio Merola che ritiene giusto trasferire due miliardi di euro ai Comuni e farli decidere su come intervenire sull'imposta, e se applicare la tassa, ''permette - si legge in una nota - di uscire da questo caos e affida alla diretta responsabilità dei sindaci come fare equità, chi esentare, e come sostenere l'economia delle loro comunità''.
''Un errore abolire completamente l'Imu per poi magari aumentare l'Irpef, che colpisce soprattutto i redditi da lavoro dipendente, o applicare una service tax che comunque colpisce imprese e redditi da lavoro'', secondo il primo cittadino. Ai parlamentari del Pd chiede quindi ''di sostenere l'autonomia dei sindaci'', al Pdl ''di smetterla di inseguire proposte demagogiche''. Perché ''la cosa essenziale è che sia prevista la copertura dei bilanci approvati nel 2013. Nessuno pensi di farsi propaganda con misure centrali che scaricano sui Comuni i tagli effettivi. Le risorse centrali devono servire per gli esodati, per la cassa integrazione, per ridurre le tasse sulle imprese e sui lavoratori''.
"E' ora - insiste il sindaco - che il Governo decida sulla vicenda Imu, smettendo con rinvii e stoppando le strumentalizzazioni politiche''. Per Merola ''è assurdo che i sindaci ancora non sappiano come impostare i bilanci, che non sia chiara la quantità dei trasferimenti al Fondo di solidarietà né i criteri di questo trasferimento, che non si sappia ancora che fine farà la Tares, come si applicherà la spending rewiew o come e se si allenterà il Patto di stabilità per fare ripartire gli investimenti nelle città''. ''Noi chiediamo - si legge in un altro passaggio - autonomia e assunzione piena di responsabilità di fronte ai nostri cittadini. Meglio così che insistere a centralizzare le decisioni continuando nell'incertezza e nella sostanziale riduzione di risorse che da anni subiamo''.
