rotate-mobile
Economia Navile / Piazza Liber Paradisus

Lavoratori dei musei comunali in protesta: "Domenica si farà il funerale alla Cultura"

Protestano contro il bando e contro l'atteggiamento dell'Assessore Alberto Ronchi: "L'amministrazione "non ha dato risposta a nessuna della domande che abbiamo fatto"

Domenica prossima, alle 10.30, un funerale molto particolare sotto le Due Torri. Il cadavere è quello della cultura. I lavoratori dei musei comunali celebreranno il "funerale della cultura" in Certosa, accompagnando i cittadini in visite guidate alle tombe dei defunti illustri. Perchè anche loro "si rivolterebbero nella tomba", se sapessero del bando del Comune che "esternalizza il lavoro" e "toglie certezze" ai suoi dipendenti.

OGGI IL PRESIDIO DAVANTI AL COMUNE NUOVO. Oggi, intanto, giorno di scadenza di quel bando una trentina di lavoratori di tutte le sigle sindacali ha preso un permesso dal lavoro e organizzato un presidio-volantinaggio davanti alla sede del Comune di piazza Liber Paradisus. "Nonostante le nostre richieste di chiarimento", scrive in una nota l'assemblea autoconvocata delle Rsu, l'amministrazione "non ha dato risposta a nessuna della domande che abbiamo fatto", nell'incontro tra sindacati del 23 maggio scorso. Anzi, "la direzione ha confermato il bando con la sua scadenza di oggi pomeriggio, non ritenendo necessario sospenderlo e avviare un vero tavolo di riorganizzazione dell'Istituzione Musei assieme ai lavoratori, come richiesto dall'intera assemblea".

CUB COBAS E USB IN PREFETTURA. Proprio oggi, nel frattempo, Cub Cobas e Usb sono stati convocati in Prefettura dopo aver decretato lo stato di agitazione e c'e' chi, come Enrico Tabellini del Cub-Cobas, scommette in uno sciopero. I lavoratori dei musei, oltre a lamentare la mancanza di apertura da parte del Comune, se la prendono con l'assessore alla Cultura, Alberto Ronchi, che venerdi' scorso, nel rispondere in question time alle domande di alcuni consiglieri comunali, non ha dato "alcuna certezza" sulla "progressiva dismissione della cultura intesa come bene comune universale".

UN ASSESSORE CHE SI NEGA? E anzi, "l'assessore continua a negarsi ad ogni forma di confronto, non convocando il tavolo di lavoro richiesto dai lavoratori, non presentandosi alla commissione Cultura oggi, ne' presumibilmente all'incontro con i sindacati di domani, preferendo invece convocare un incontro a porte chiuse con i dirigenti di alcune sigle sindacali nella giornata di ieri".

RONCHI: UN RISPARMIO DELL'8%. In question time, Ronchi ha parlato di un risparmio nei servizi, che arrivera' grazie al bando, dell'8%, ma per i lavoratori non e' affatto chiaro da dove derivi questa percentuale. Quanto ai precari ("Vogliamo dar loro certezza", ha detto Ronchi in aula), "i tre anni di sicurezza di cui parla, valgono solo per le aziende appaltanti, a cui il Comune si leghera' mani e piedi senza possibilita' di intervenire su scelte, priorita', metodologie ma soprattutto trattamento dei lavoratori", lamentano l'assemblea. Insomma, malgrado le rassicurazioni dell'assessore sul fatto che "nulla cambia con questo bando", le cose sono gia' cambiate, rincarano i lavoratori, "visto che nel bando e' scomparsa ogni possibilita' da parte dell'Istituzione di progettare la propria attivita' educativa, ennesima funzione chiave per ogni politica educativa e culturale che viene completamente affidata all'esterno".

Fonte Dire

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lavoratori dei musei comunali in protesta: "Domenica si farà il funerale alla Cultura"

BolognaToday è in caricamento