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Halloween: evasione da "paura". Agenzia Entrate e Siae inchiodano locali

"Scherzetto" pesante per gli esercenti. A Bologna pizzicate in difetto alcune discoteche: dichiarati sì e no metà degli incassi. Scontrini fantasma e lavoro nero anche nel resto della Regione

"Buon Halloween a tutti! Scherzetto o dolcetto?" Chissà se avranno esordito così gli operatori dell'Agenzia delle entrare e della Siae presentandosi alla porta di 27 locali dove erano in svolgimento serate a tema per la feste delle streghe... Quel che è certo è che la festa è stata rovinata a molti gestori di discoteche e pub emiliano-romagnoli, dopo il blitz a tappeto avvenuto sotto mentite spoglie. Infatti il team dei funzionari si è dapprima presentato come normale avventore, monitorando le casse dei guardaroba e dei bar per verificare la corretta emissione dello scontrino fiscale, poi si è palesato per contestare le irregolarità riscontrate. E quelle non sono mancate: talloncini colorati, gettoni e documenti non fiscali al posto degli scontrini, incassi fino a 40mila euro totalmente in nero, guardaroba traboccanti di abiti non battuti alla cassa, lavoratori in nero e finte associazioni, flotte di baristi e cameriere che dicevano di lavoravao gratis.

A Bologna, un locale ha omesso 264 scontrini sugli abiti depositati al guardaroba, per un ricavo non contabilizzato di quasi 800 euro: un peccato 'veniale' se confrontato con i 6mila euro di incassi non registrati (su 13mila euro incassati, solo 7mila euro sono stati regolarmente registrati).
Una voglia di 'evasione' comune ad un'altra discoteca, su 3.300 euro in cassa al momento della chiusura, solo 1.700 erano stati registrati.

NEL RESTO DELLA REGIONE. Figura migliore non ha fatto Reggio Emilia, dove una associazione di 'promozione sociale' in realtà svolgeva attività commerciale a tutti gli effetti, con tanto di vocalist, dee jay e ragazze immagine, tutti in nero, e quasi 2mila persone in sala: in questo caso l'incasso non battuto è stato di 7.500 euro, ai quali vanno aggiunti oltre 30mila euro ricavati dai biglietti venduti in prevendita. Un'altra discoteca della provincia non solo aveva 'dimenticato' più di 300 scontrini e 120 abiti nel guardaroba, ma non si era preoccupata neppure di una schiera di 12 lavoratori in nero; altri tre lavoratori in nero sono stati individuati in un terzo locale. In una discoteca ferrarese i controlli di cassa hanno mostrato una discrepanza tra gli incassi effettivi e quelli registrati di quasi 4mila euro; in un altro locale gli scontrini rilasciati si fermavano a quota 20, nonostante la presenza in sala di oltre mille persone.

Nel Modenese si è distinta, in negativo, anche una discoteca con 800 scontrini non emessi tra bar e guardaroba, per un importo evaso di quasi 3.000 euro; in un altro locale della provincia, risultato in regola sotto il profilo fiscale, sono stati scoperti tre lavoratori in nero.

I due locali controllati nel Piacentino sono risultati irregolari: in un caso erano scomparsi dalle casse circa 300 euro, mentre in un altro locale l'incasso nascosto al fisco si aggirava sui 700 euro. Sfiora i 1.000 euro l'evasione scoperta a carico di un locale parmense, i cui scontrini superavano di poco i 100 euro.

PALMA D'ORO. Non è stato comunque tutto 'nero' nella notte di Halloween. Per cinque locali, a Cesena, Ravenna, Parma e Rimini, i controlli di cassa non hanno mostrato irregolarità.

 

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