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Economia

Manovra, Vacchi contro. La proposta: "un'imposta patrimoniale che colpisca le ricchezze"

Il provvedimento "non piace agli imprenditori bolognesi", parola del presidente di Uninustria che propone: "Liberare risorse per scelte virtuose, come ridurre la tassazione dei redditi da lavoro bassi"

"Un'imposta patrimoniale che colpisca le ricchezze là dove sono, anche se fastidiosa, potrebbe essere presa in considerazione nel momento in cui tutti siamo chiamati a dare segni concreti di impegno". Quiesta l'idea del presidente di Unindustria Bologna, Alberto Vacchi, che attraverso una dura nota critica la manovra proposta dal governo. "La manovra economica - ha scritto - così come si viene delineando attraverso le informazioni che apprendiamo dalla stampa, agli imprenditori bolognesi non piace. E' una somma di provvedimenti fortemente recessivi priva di elementi strutturali, disattenta alle esigenze della crescita e dello sviluppo, che continua ad indebolire la competitività del nostro sistema industriale".

Per Vacchi, attraverso una patrimoniale "si potrebbero liberare risorse per scelte virtuose, ad esempio ridurre i livelli di tassazione dei redditi da lavoro bassi, che più stanno subendo gli effetti di un ridotto potere d'acquisto e che rappresentano un potenziale rischio per la coesione sociale del nostro Paese". Criticata anche la scelta di affrontare l'articolo 8, che regola la contrattazione industriale, all'interno della manovra: "E' materia complessa - ha scritto Vacchi - che dovrebbe essere discussa con le organizzazioni sindacali, quelle stesse organizzazioni che, tutte, hanno responsabilmente concorso all'accordo interconfederale del 28 giugno".

Il presidente di Uninudustria prosegue asserendo: "Per non generare dubbi nei vari attori che hanno relazioni con Unindustria Bologna voglio confermare che la sola via per uscire dallo stallo, e riprendere a crescere, è quella di aprire un dialogo credibile e responsabile tra le parti, e credo che il nostro modello territoriale possa essere di riferimento per il Paese".

MANOVRA BOCCIATA DAGLI IMPRENDITORI BOLOGNESI. Un provvedimento, quello del Governo, che secondo Vacchi "non piace agli imprenditori bolognesi". "Le posizioni di Confindustria a livello nazionale - ha continuato Vacchi - sull'esigenza di una manovra forte, come sottolineato dalla presidente Marcegaglia, sono coerenti con il livello di allerta, e vogliono avere funzione di stimolo per il Governo: non si può indebolirne il contenuto nella ricerca di consensi, a tutela di un elettorato piuttosto che di un altro".


 

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