Monterenzio non ha pagato gli espropri per 2 mln: il comune rischia il fallimento
Sigilli a edifici pubblici, a biblioteca o piscina? Una sentenza impone di pagare i proprietari dell'area su cui ora sorge il Villaggio Luna. Il sindaco Venturi: "Non pagheremo"
Il Comune di Monterenzio rischia il fallimento e potrebbe essere commissariato senza approvare il bilancio. I proprietari dei terreni espropriati 33 anni fa, chiedono il pagamento e la Corte d''Appello di Bologna ha disposto in alternativa il pignoramento di beni pubblici.
Sigilli a edifici pubblici come biblioteca o piscina? Gli stipendi dei dipendenti comunali, i contratti in essere e i servizi non possono essere pignorati o sospesi. Una sentenza impone dunque di versare gli oltre due milioni ai proprietari dell'area su cui ora sorge il Villaggio Luna, dove abita un centinaio di famiglie.
IL SINDACO VENTURI. "La Corte d'appello ci ha dato torto e noi adesso dovremmo pagare", ammette il sindaco Giuseppe Venturi, ma aggiunge che non ha alcuna intenzione di farlo. Se decidesse di obbedire al giudice, il Comune dovrebbe "obbligatoriamente, come dice la legge", rivalersi sugli abitanti del Villaggio luna. La norma è chiara: l''area Peep oggetto del contenzioso, quella espropriata per costruire case popolari, non può produrre "nè utile nè rimessa per il Comune". Quindi l''amministrazione non puo'' rimetterci di tasca sua e deve chiedere i soldi agli inquilini. Venturi non ci sta: "E'' ingiusto. Ci chiedono di fare una cosa profondamente ingiusta. Non pagheremo".
LA DELIBERA DI GIUNTA. "Resistere in giudizio" si legge nella delibera della giunta comunale e di "di dare atto che il Sindaco con apposito atto provvederà a costituirsi in giudizio e conferire procura alle liti".
E' infatti partita una controffensiva legale: una domanda di ''revocazione'' alla Corte d''appello, di fatto una richiesta di sospensiva della sentenza, e un ricorso in Cassazione. (agenzia Dire)
