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Novità al Motor Show: un'area “tech”, frutto della collaborazione con Autopromotec

Non sarà solo una mostra di auto o palcoscenico di eventi. La kermesse si propone di diventare anche "luogo di conoscenza delle performance e delle tecnologie che i diversi brand hanno messo a punto per oggi e per domani"

Il nuovo Motor Show non sarà solo una mostra di auto o palcoscenico di eventi correlati al mondo dei motori. La kermesse si propone di diventare anche "luogo di conoscenza delle performance e delle tecnologie che i diversi brand hanno messo a punto per oggi e per domani".

Motor Show 2016 avrà un padiglione “tech”: la nuova area espositiva sarà il frutto della collaborazione fra Bologna fiere e lo staff del Motor Show da un lato, Promotec con il team di Autopromotec - fiera biennale leader nell’aftermarket e nell’automotive - dall'altro, che hanno siglato un accordo di collaborazione pluriennale. 

Dunque, “sicurezza, connettività, consumi, impatto ambientale, multimedialità, sono trend cruciali per il settore. Al tempo stesso è in atto un cambiamento radicale dell’immaginario collettivo attorno alle quattro ruote. Le motivazioni per le quali il consumatore oggi sceglie una vettura piuttosto che un'altra, sono mutate e in continuo mutamento”. Così Rino Drogo, project leader di Motor Show, che aggiunge: “oltre che mostrare le nuove vetture, farle provare, vogliamo far vedere che cosa c’è dentro le auto, i componenti, i sistemi, per favorire una conoscenza che sia consapevolezza per il consumatore e valore aggiunto per i costruttori e per i componentisti”. Si comprende così perché Autopromotec, fiera specializzata automotive rivolta agli addetti ai lavori, è partner di Motor Show.

Il Motor Show aggiorna dunque il format espositivo: nuove auto, show, divertimento e promozione della  conoscenza delle possibilità delle vetture, interazione, puntando sul mostrare le nuove tecnologie, la connettività, i sistemi di mobilità innovativi.

Renzo Servadei, amministratore delegato di Promotec, spiega la collaborazione fra le due manifestazioni: “La proposta di Bologna Fiere di rilanciare il Motor Show, salone rivolto al grande pubblico e in particolare ai giovani, con un progetto ‘tech’, con i componentisti accanto alle auto, è una proposta vincente, già collaudata in altri grandi eventi internazionali, un ponte ideale fra la nostra attività specialistica e il consumatore”.  “Le nuove tecnologie – prosegue Servadei – le nuove dinamiche del settore vanno spiegate agli utenti. I costruttori sottolineano le innovazioni differenzianti mostrando e promuovendo i nuovi modelli. Noi, con i componentisti, i fornitori di servizi, i grandi operatori di sistemi, favoriamo l’informazione, la comprensione, il confronto fra gli interlocutori: il pubblico, le case produttrici, gli addetti alla riparazione e all’assistenza, gli OEM e tutta la filiera”.

L'auto sarà sempre  più intelligente facendo leva sui nuovi sistemi multimediali, connettività e tecnologie alternative ai sistemi tradizionali. Avrà un nuovo design, bilanciato tra le esigenze culturali della domanda e le nuove opportunità che offre la tecnica alle case produttrici. E’ indubbio che proprio le tecnologie a bordo dei veicoli saranno una sfida per i costruttori e conseguentemente motivo per la valorizzazione e differenziazione dei modelli agli occhi dei consumatori. Servadei conclude: “E’ il tempo di trovare un luogo fisico e di confronto tecnico-scientifico per intensificare ancor più la collaborazione fra i due mondi già vicini, costruttori e componentisti /sistemisti, ora appunto connessi, perché le sfide che stiamo affrontando sono globali e molto complesse. Questo luogo deve essere il Motor Show. Bologna è la capitale della Motor Valley”.

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