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Economia

Evasione fiscale, obbligo pagamento via POS. Sel: 'Sbagliato far ricadere costi su commercianti'

Sel ha proposto una risoluzione in Commissione Finanze alla Camera di cui è già iniziato l'iter che, se approvata, introdurrebbe sperimentalmente l'assoluta gratuità almeno per benzinai e tabaccai e commercianti di beni a forte imposizione fiscale

Da oggi entra in vigore per tutti gli esercenti e i professionisti l'obbligo di accettare pagamenti tramite carte per importi superiori ai 30 euro e di conseguenza di dotarsi di POS. Si tratta di un passaggio potenzialmente "molto importante per la lotta all'evasione fiscale, che solo per quanto riguarda l'IVA potrebbe valere oltre 100 milioni di recupero annui, ma che è stato costruito molto male dagli ultimi governi, con il rischio di renderlo inefficace e iniquo". Lo afferma il capogruppo di Sel in commissione Finanze Giovanni Paglia.

"Inefficace" perché non sono previste sanzioni per chi non si adegui, se non la semplice posposizione del pagamento. "Iniquo, perché a fronte di un  risparmio per lo Stato e soprattutto per le banche", dovuto a minori costi di gestione del contante, non si è prevista alcuna forma di gratuità degli apparecchi e di esenzione dalle commissioni di transazione. Sarebbe stato "molto meglio - incalza Paglia - imporre l'uso del POS prevedendo l'assoluta gratuità "dell'operazione, suddividendone i costi fra i veri beneficiari, ovvero Stato e sistema bancario.

Sel ha proposto una risoluzione in Commissione Finanze alla Camera di cui è già iniziato l'iter che, se approvata, introdurrebbe sperimentalmente l'assoluta gratuità almeno per benzinai e tabaccai, dato che si tratta di settori a "scarsa elasticità di margine e soggetti a rapine, e per i commercianti di beni a fortissima imposizione fiscale".

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