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Economia Zona Universitaria / Via Zamboni

Ordinanza anti-alcool zona U, patto con i gestori: orari concordati e no a 'offerte speciali'

Obiettivi e azioni di cura condivisa della zona universitaria: i pubblici esercizi dell'area daranno vita ad un unico soggetto con poteri di rappresentanza collettiva

Definito il Patto di collaborazione tra  l'Amministrazione  comunale, nella persona dell'assessore  all'Economia  e  promozione della città Matteo Lepore, e un gruppo  di gestori di pubblici esercizi del "Comitato Bologna Città Aperta" della zona universitaria.

Lunedì una delegazione di "osti" era salita a Palazzo D'Accursio con scritte e striscioni e aveva interrotto il consiglio comunale in segno di protesta contro l'ordinanza che regola gli orari di chiusura dei locali.

Il Comune rende noto che nel  patto  sono  contenuti  specifici obiettivi e azioni di cura condivisa della  zona  universitaria  come  bene  comune,  gli  impegni  che dovranno assumere  i  sottoscrittori e il Comune, le modalità di collaborazione e le forme di sostegno, la durata e la revoca.

L'amministrazione Comune  e gli operatori hanno condiviso "la necessità che i pubblici  esercizi  dell’area diano vita ad un unico soggetto con poteri di rappresentanza collettiva (associazione o consorzio) in grado di coordinare meglio  e  condividere  le  azioni  di  promozione,  responsabilizzazione e monitoraggio degli impegni assunti".

Il  soggetto  che  si  costituirà  per coordinare le azioni del Patto dovrà dotarsi  di uno Statuto coerente con i principi del Patto sottoscritto,  di un  sito  internet  attraverso  il quale rendicontare le proprie attività e bilanci,  dovrà  individuare  una rappresentanza di operatori che partecipi periodicamente al Tavolo  di Monitoraggio e Gestione  della  Zona Universitaria, e concordare con l’Amministrazione un Piano di valorizzazione e gestione annuale “Zona Universitaria Bene Comune”.

Chi  aderirà  al  patto  dovrà innanzitutto evitare offerte speciali che ne favoriscano il consumo di alcolici e al contempo costituiscano una garanzia di  qualità  del  prodotto.  Dovrà  inoltre  effettuare  attività  di cura, manutenzione e tutela igienica dell'area prospiciente il proprio esercizio, al fine di migliorarne la vivibilità e la fruibilità e a mitigare l’impatto che la propria attività determina nei confronti dei residenti. Il  pubblico esercizio aderente dovrà anche garantire l’accesso libero alla cittadinanza  ai  propri  servizi  igienici  senza obbligo di consumazione, segnalando la cosa con apposito cartello. Dovrà infine essere in regola con il  pagamento  dei  tributi e dei canoni locali e delle sanzioni pecuniarie comminate dall'Amministrazione comunale.

Il Comune controllerà il rispetto del Patto e concederà le deroghe d’orario concordate.  Sosterrà  e  incentiverà  inoltre  il  soggetto  nella fase di implementazione  del  Piano  di  valorizzazione  e  gestione  annuale “Zona Universitaria  Bene  Comune”,  anche  attraverso  la concessione di spazi e altre  forme  di agevolazione. Potenzierà inoltre la presenza della Polizia Municipale  nella  Zona  Universitaria,  negli orari serali e notturni, con particolare  attenzione  al  contrasto  della  vendita abusiva di alcolici. Attuerà  un  Piano  di  investimenti dedicato alla rigenerazione della Zona Universitaria,  aggiornerà  orari  e  modalità  di  intervento  Hera per la pulizia  e  metterà  a disposizione del soggetto le squadre di Cittadinanza attiva e pulizia graffiti.

Il  Patto  avrà  durata  di  un anno ed è rinnovabile. La deroga per chi lo sottoscrive  permette  ai pubblici esercizi di adottare il seguente orario: domenica  e  lunedì  cessazione  dell'attività  di  somministrazione all'1; martedì,  mercoledì  e giovedì cessazione dell'attività di somministrazione entro  le  2; venerdì e sabato cessazione dell'attività di somministrazione entro le 3.

Giovedì  mattina  la  Giunta  approverà il Patto e contestualmente verranno comunicate  le  modalità  di  sottoscrizione  del Patto stesso da parte dei gestori di pubblici esercizi.

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