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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Gaggio Montano

Saeco, Fiom: 'Philips viola patti, in Romania doveva andare solo bassa produzione'

Oggi grande partecipazione al corteo contro gli esuberi. E intanto i sindacati ci vanno giù pesanti: "O si ritirano i licenziamenti, oppure Philips dovrà rispondere in ogni sede e al Governo della violazione degli accordi e della mancata pubblicizzazione del prodotto italiano"

Massiccia partecipazione al corteo odierno contro i 243 licenziamenti decisi dalla Philips alla Saeco di Gaggio Montano. Un fiume di persone che dalla montagna si è riversato a valle: oltre 1.000 le persone che hanno manifestato. Ai lavoratori della Saeco si sono uniti, nella marcia dallo stabilimento di Gaggio Montano a piazza della Libertà a Porretta Terme, in tantissimi: c'erano anche i sindaci dell'Alta valle del Reno, che hanno portato i gonfaloni dei loro Comuni, gli studenti del polo "Montessori-Da Vinci" di Porretta, i lavoratori della Demm (altra azienda in crisi della zona), il consigliere regionale di Sel Igor Taruffi e quello comunale di Forza Italia a Bologna Michele Facci, entrambi porrettani. I commercianti porrettani hanno voluto ribadire la solidarietà che gà avevano mostrato ieri abbassando le serrande e unendosi ai manifestanti.  

I sindacati hanno chiuso la manifestazione con una serie di interventi in piazza della Libertà, in cui hanno ribadito che "la proposta della Philips è del tutto inaccettabile", chiedendo "il ritiro dei licenziamenti, un piano industriale credibile e un contratto di solidarietà di 36 mesi" e auspicando che il tavolo domani pomeriggio in Regione e quello annunciato dal Governo "portino una soluzione positiva".

In attesa dei prossimi sviluppi "il presidio davanti allo stabilimento proseguirà finchè la Philips non cambierà idea sui licenziamenti, anche se sappiamo che il braccio di ferro proseguiròà a lungo", fanno sapere i sindacalisti, annunciando inoltre per domani un altro presidio "con qualche centinaio di persone" davanti alla Regione in concomitanza con il Tavolo di crisi. In viale Aldo Moro, Fiom e Fim, che non escludono "una mobilitazione in tutta la provincia", chiederanno anche alla Regione di "interessarsi di tutte le situazioni di crisi nell''area appenninica, affiancando alla vertenza della Saeco quelle, ad esempio, della Demm e delle Terme di Porretta". Una sorta di Tavolo unico di crisi per l'Appennino bolognese, necessario, secondo i sindacati, per scongiurare "una totale desertificazione del territorio, che già non se la passa bene". Desertificazione paventata anche dallo Spi-Cgil della Zona Montagna, che in una nota ribadisce la propria solidarietà ai lavoratori Saeco, perchè è evidente che siamo in presenza di un disegno di disimpegno della multinazionale, che va respinto perchè la Saeco rappresenta una delle poche possibilità occupazionali per i giovani", e domanda alle Istituzioni "di chiedere alla Philips una modifica del piano industriale, per scongiurare un'ulteriore perdita di posti di lavoro, e di adoperarsi per un rilancio occupazionale".

"IN ROMANIA DOVEVANO ANDARE PRODUZIONI A BASSO VALORE AGGIUNTO". Al tavolo di crisi in programma domani pomeriggio in Regione Emilia-Romagna il gruppo dirigente della Saeco dovrà "rendere conto al sindacato, alla Regione e a tutta la comunità di averli ingannati". Ci va giù duro il segretario della Fiom emiliano-romagnola Bruno Papignani, ricordando che "gli accordi prevedevano in modo esplicito che in Romania fossero trasferite solo le produzioni meccaniche a basso valore aggiunto, ma in realtà si fanno macchine di alta gamma, si perdono le commesse perchè non si riesce a fare fronte alle richieste e si lavora su tre turni, mentre a Gaggio Montano si licenzia". Gli accordi, ribadisce Papignani, "erano chiari, quindi domani o si ritirano i licenziamenti (altro che soluzioni condivise per ridurre il personale)", oppure i dirigenti della Philips (la multinazionale proprietaria della Saeco) "dovranno rispondere in ogni sede e al Governo della violazione degli accordi e della mancata pubblicizzazione del prodotto italiano". (fonte Agenzia Dire)

Lavoratori in presidio alla Saeco di Gaggio

 

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