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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Gaggio Montano / Via del Molino di Gaggio

Saeco-Philips, proteste contro i licenziamenti: "No alla delocalizzazione, cancro della nostra occupazione"

Blitz nelle scorse di CasaPound, in solidarietà con i lavoratori a rischio. E intanto a Gaggio proseguono i presidi dei lavoratori in azienda, mentre davanti ai palazzi della Regione un altro gruppo è in sit-in, in concomitanza con il tavolo di crisi

Continua la mobilitazione contro gli esuberi in Saeco-Philips. Prosegue il presidio dei lavoratori davanti allo stabilimento di Gaggio Montano, dove i dipendenti stanno anche allestendo l'albero, e facendosi forza esclamano 'Non ci toglierete il Natale'. Quella festa rovinata dallo spettro degli oltre 240 licenziamenti.  

Intanto un altro presidio oggi pomeriggio sarà davanti ai palazzi della Regione, in concomitanza con lo svolgimento del Tavolo di crisi, nel quale si ripongono molte speranze. I sindacati, agguerriti, sono pronti a mettere alle strette Philps, accusata di non aver rispettato i patti, sul decentramento della produzione. 

Proprio la delocalizzazione è al centro del blitz di protesta avvenuto nelle scorse ore per opera di CasaPound, che in solidarietà con i lavoratori a rischio hanno affisso alcuni striscioni che recitano: "Saeco: la ripresa targata Renzi" , "Solidarietà ai lavoratori, no alla delocalizzazione"."E' questa la tanto attesa 'ripresa dell'economia italiana' dichiarata da Renzi, un enorme inganno" afferma Virgili, responsabile locale di CP che continua: "Le delocalizzazioni, cancro della nostra occupazione, sono lo strumento di ricatto delle multinazionali a questo Governo, capace di rassicurare i lavoratori con sole dichiarazioni di facciata. I 250 licenziamenti sono uno spettro per l'intera economia dell'appennino bolognese che per questo va scongiurata con un impegno concreto del Governo."
"Oltre alla piena solidarietà ai lavoratori -conclude Virgili- deve essere forte il messaggio che CasaPound ancora una volta manda contro le delocalizzazioni delle grandi aziende italiane, pilotate e studiate a tavolino dalle multinazionali.

Lavoratori in presidio alla Saeco di Gaggio

Anche il Pd sposa la causa dei lavoratori Saeco. Le tantissime persone che ieri hanno sfilato da Gaggio Montano a Porretta Terme per dire "no" ai 243 licenziamenti "rappresentano la risposta di un intero territorio, di cittadini, sindaci e rappresentanti delle Istituzioni". Così, in un post su Facebook, il Partito democratico di Bologna commenta la manifestazione di ieri confermando, alla vigilia del tavolo di crisi in Regione, il proprio "impegno costante a supporto delle istanze portate avanti dai sindacati, impegnati a difendere chi oggi rischia in maniera drammatica il posto di lavoro". I dem bolognesi ricordano di aver "promosso ed accompagnato", sulla vicenda Saeco, l'impegno "di tutti i livelli istituzionali, dal Governo alla Città metropolitana, passando per la Regione", con l'obiettivo di "avviare un'azione congiunta per tutelare i lavoratori e un territorio che vede la presenza di altre situazioni di criticità". Uno sforzo, si legge in fondo al post, dettato dalla convinzione "che sia fondamentale la presenza di attività produttive in Appennino, e che attraverso uno sviluppo sostenibile sia strategico il ruolo di quel territorio in ambito metropolitano". 

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