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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Economia Gaggio Montano / Localita' Casona-Capoluogo

Saeco, contro i licenziamenti sciopero e proteste con le tazzine del caffè

Lavoratori, commercianti della Montagna, politica e sindacati: in tanti si mobilitano dopo che il gruppo Philips ha annunciato oltre 240 esuberi per lo stabilimento di Gaggio. Il vicesindaco metropolitano Gnudi spinge verso "un'azione congiunta per salvaguardare l'occupazione e la presenza di attività produttive sul territorio dell'Appennino"

I dipendenti della Saeco tornano a scioperare contro i 243 esuberi annunciati dal gruppo Philips. I lavoratori terranno le braccia incrociate pure domani e mercoledì.
Oggi hanno deciso di ripartire con il presidio davanti allo stabilimento di Gaggio Montano piazzando all'ingresso tante tazzine da caffè a simboleggiare i dipendenti che rischiano il taglio. Domani alle 8.30 partirà un corteo che punterà verso valle per arrivare in piazza della Libertà a Porretta . Eloquente il comunicato diffuso dalle Rsu: "I lavoratori della Saeaco non molleranno mai". Il segretario regionale della Fiom, Bruno Papignani, ha detto loro di tenersi pronti anche ad occupare la fabbrica e oggi li saluta con un invito a "tenere botta".

Non sono soli. Se la Saeco vacilla a cascata ci possono essere parecchi altri effetti negativi. Anche per questo i commercianti della zona si sentono di sodalizzare con i dipendenti Saeco: oggi pomeriggio hanno deciso di tenere chiusi i loro negozi per prendere parte al presidio portando simbolicamente una tazzina da caffè da depositare accanto a quelle già piazzate dai dipendenti. "Quella delle tazzine è una provocazione, ovviamente: Philips deve decidere chi tagliare dei dipendenti e loro si sono identificati nelle tazzine", spiegano dal presidio. 

Lavoratori in presidio alla Saeco di Gaggio

Intanto il vicesindaco metropolitano Massimo Gnudi spinge affinchè ci sia una risposta congiunta da parte del territorio "per salvaguardare l'occupazione e la presenza di attività produttive sull'Appennino, territorio strategico - aggiunge Gnudi - inteso come centrale e fondante delle politiche di sviluppo metropolitane, tanto che la Città metropolitana ha assunto nel suo Statuto, attribuendone una delega specifica, il tema della sua valorizzazione".
In questi mesi - fa sapere il vicesindaco metropolitano - "abbiamo agito su diversi fronti: costruendo una rete tra soggetti pubblici e privati che identifica nel turismo uno dei fattori di sviluppo dell'Appennino metropolitano; accompagnando percorsi complessi, quali la crisi delle Terme di Porretta; monitorando con attenzione situazioni di criticità riguardanti altre importanti realtà produttive del territorio.
Il nostro impegno continuerà costantemente, attraverso azioni tese sia a raggiungere la soluzione positiva delle situazioni di criticità, sia a definire un modello di sviluppo sostenibile che garantisca occupazione al territorio, anche in vista della prossima Conferenza regionale della montagna.” 

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