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Crisi, c'è l'ok su salvaguardia e riqualificazione aree produttive

Siglato protocollo d'intesa tra comune e sindacati confederali per rendere organico il metodo di lavoro da mettere in campo a fronte di crisi aziendali. Ecco cosa prevede

Passo  avanti  nel  percorso  di salvaguardia e riqualificazione delle aree produttive  di  Bologna.  Questa mattina a Palazzo D'Accursio gli assessori comunali  Matteo Lepore (Lavoro), Patrizia Gabellini (Urbanistica), e Nadia Monti  (Attività  produttive),  ed  i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil di Bologna hanno siglato un protocollo d'intesa per rendere organico il metodo di  lavoro  da  mettere  in campo a fronte di crisi aziendali. Il documento sancisce  dunque una discontinuità rispetto al passato, quando si procedeva con valutazioni caso per caso.

L'orientamento  condiviso  è quello di favorire i processi di innovazione e nel  contempo  di  contrastare  i  possibili  fenomeni di impoverimento del tessuto produttivo e di speculazione immobiliare. Tra le azioni finalizzate allo sviluppo qualificato del sistema produttivo e del territorio, le parti considerano  importante  anche  la  progressiva  realizzazione  delle  Aree Produttive  Ecologicamente  Attrezzate  (Apea)  in  cui  siano  debitamente valorizzati   anche   i   risvolti   sociali,  coinvolgendo  la  Conferenza metropolitana dei sindaci e la Provincia nelle scelte di indirizzo.

A questo proposito il Comune di Bologna concorda di consolidare un percorso per  valutare  i processi di delocalizzazione o ristrutturazione aziendale, agli  impegni  definiti in intese sindacali tra i soggetti interessati e le Federazioni  di  categoria  di Cgil, Cisl, e Uil di Bologna. In particolare tali intese dovranno riguardare le prospettive produttive ed occupazionali. Inoltre,  le  aree  già  da  tempo  dismesse  e  già  definite  nelle  loro destinazioni  dal  Piano Strutturale Comunale, sono oggetto di informazione preventiva in relazione all'attuazione operativa delle medesime.

“Ritengo  questo  protocollo  molto  importante,  anche  in  relazione alla discussione  che  si  avvierà  con  il  Piano  Strategico Metropolitano. La possibilità  di fare questo lavoro preventivo di discussione sullo sviluppo delle   aree   produttive  va  sicuramente  estesa  all'area  metropolitana bolognese,  coinvolgendo  gli  altri sindaci in una procedura comune con le associazioni  sindacali  ed  imprenditoriali",  spiega  il sindaco Virginio Merola.  "Il  nostro  piano  urbanistico  - ha continuato il primo cittadino - non prevede nessun incentivo alla dismissione  di  attività  produttive:  il  tema  di valorizzare l'utilizzo produttivo  della  città  è  sancito  dal Piano Strutturale Comunale. Avere anche  questo  protocollo  ci  aiuterà  senz'altro  a  non andare in ordine sparso,  ma  ad avere un quadro d'insieme sulle tematiche che si porranno".
 

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