1 giugno, protesta dei sindacati a Bologna: "Le risposte del Governo non sono all'altezza"

Cgil, Cisl e Uil tornano a manifestare insieme dopo 11 anni per chiedere provvedimenti per far fronte alla crisi economica. Sabato 1 giugno, un corteo da piazza dei Martiri (concentramento alle 9) raggiungerà piazza Maggiore dove parleranno i delegati delle aziende in difficoltà e i tre segretari regionali Giuliano Zignani, Giorgio Graziani e Vincenzo Colla.

La giornata è propedeutica alla mobilitazione nazionale prevista il 22 giugno a Roma in piazza San Giovanni. "Ce lo hanno chiesto i lavoratori che vogliono un salto di qualità nell'impatto delle nostre iniziative", ha spiegato Colla, secondo il quale "tornare in piazza insieme con una piattaforma di punti precisi è uno spartiacque con il passato". L'Emilia-Romagna, gli ha fatto eco Graziani, "vuol dare l'esempio della volontà di occuparci insieme del bene comune per costruire con i nostri interlocutori soluzioni ai problemi del nostro paese".

Sul tavolo Cgil, Cisl e Uil hanno messo come priorità il rifinanziamento alla Cig in deroga e il caso esodati, quindi una riforma fiscale a favore di lavoratori, pensionati e imprese, politiche per i comuni e la lotta agli sprechi. Con un monito al Governo: "Le prime risposte non sono all'altezza, convochi subito le segreterie nazionali e la smetta di parlare di mercati", ha attaccato Colla. Presente anche un riferimento alla democrazia sindacale, con le tre sigle che hanno confermato il testo unitario del 2008 e ora si aspettano risposte all'altezza da Confindustria.

Intanto in Emilia-Romagna i numeri della crisi continuano a peggiorare. Nel primo quadrimestre 2013 cresce la Cig e raddoppia la CigS, "un'anteprima alla mobilità". Crolla, invece, la Cig in deroga: "Mancano i finanziamenti, è una responsabilità che non ci si può assumere". In totale sono 26,8 milioni le ore di cassa integrazione in Regione, un milione e mezzo in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.