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Economia

Lavoro. Camusso da Bologna: "Occupazione a picco nel 2012"

Dati e previsioni scoraggianti quelli snocciolati dal numero uno di Cgil: "nella stagione alle spalle, abbiamo perso 600.000 posti... caduta verticale l'anno prossimo". Proposti interventi per ridurre l'area della precarietà

Susanna Camusso, leader di Cgil, ieri in città per prendere parte al convegno 'Lavoro e Capitale'. E da qui la sindacalista ha lanciato il pesante pronostrico: "Temo che il 2012 si apra all'insegna di una caduta verticale dell'occupazione nel paese", commentato le previsioni sulla recessione: "Gli indicatori prevedono - ha detto - che per il nostro Paese e tutta l'Europa si apra un terreno di passaggio dalla stagnazione alla recessione".

'Lavoro e Capitale' la convention a Bologna


Il tema della recessione - ha aggiunto Camusso - non riguarda solo l'occupazione, tuttavia noi, nella stagione che abbiamo alle spalle, abbiamo perso qualcosa come 600.000 posti di lavoro. C'é una grandissima preoccupazione per le sorti di tante piccole, medie e qualche grande impresa, perché fra stretta creditizia, abbassamento dei consumi e mancata ripresa dell'economia il tutto può tradursi in ulteriori fonti di disoccupazione".

Sul tema del lavoro la Cgil chiederà al Governo di "ridurre l'area della precarietà" e si opporrà alla modifica dell'articolo 18, ha preannunciato il segretario del sindacato, dichiarando: "Se nella previdenza il numero magico è il 40, nel mercato del lavoro è il 18. Il dibattito in corso è un po' strano perché si parte dal tema della dualità per sostenere nuove dualità. La vera emergenza è ridurre l'area della precarietà, sia in termini di modalità contrattuali, sia in termini di basso costo del lavoro precario rispetto a quello normale".


 

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