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Teatro Comunale, crisi di liquidità: stipendi ancora pagati in ritardo, Carisbo nel mirino dei sindacati

La Fondazione potrebbe lasciare l'istituto-tesoriere e valuterà proposte di altre banche. L'assessore alla Cultura Ronchi: "Ci può stare che uno perda un cliente, la linea di credito è fondamentale"

Ancora una volta i lavoratori del Teatro Comunale di Bologna hanno ricevuto in ritardo i loro stipendi. Insorgono i sindacati, che hanno chiesto di indagare sugli interessi applicati dalle banche, mentre la Fondazione e il Comune di Bologna potrebbero decidere di lasciare Carisbo, e rivolgersi altrove.

"Vogliamo capire se possiamo avere un istituto di credito, legato alla città, che ci costruisca un'ipotesi positiva, se ci faranno un'offerta, la valuteremo", ha detto ieri sera l'assessore comunale alla Cultura, Alberto Ronchi che aggiunge "ci può stare che uno perda un cliente, la linea di credito è fondamentale per queste realtà".

Carisbo, dal canto suo fa sapere che, come "sostenitore della sua attività come Socio Fondatore con un contributo annuale che non ha mai fatto mancare fin dalla nascita della Fondazione Teatro Comunale, ha sempre garantito e continua a garantire ad oggi un regolare rapporto di sostegno finanziario all'Ente Lirico."

I sindacati per Ronchi "fanno il loro lavoro" e assicura che "dal ministero sta arrivando un anticipo sui finanziamenti che ci permetterà di risolvere in pochi giorni la questione stipendi". La settimana prossima verrà presentata la stagione del teatro e partirà la campagna abbonamenti "che di solito fa entrare un milione di euro in poco tempo". Inoltre "stanno per arrivare gli 800.000 euro per la celebrazione dei 250 anni del Teatro, grazie al lavoro dei parlamentari", precisa Ronchi. Certo, dice poi, "c'è un debito con Unicredit, e poi approfondiremo bene la questione anatocismi, con degli incontri", ma "io sono ottimista". Intanto, il commissario per le Fondazioni lirico-sinfoniche, Pier Francesco Pinelli "ha dato l'ok al nostro piano di risanamento" e l'anno prossimo ci sarà una nuova governance "con la quale affronteremo ogni questione", conclude.


 

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