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Economia Porretta Terme

Terme di Porretta, il curatore fallimentare: "Tutto trasparente, nessun ultimatum"

Nessun ultimatum dietro il ritiro del ricorso al Tar sulle Terme di Porretta, operato dal gruppo alberghiero Helvetia. E' quello che dice il curatore fallimentare Pietro Stefanetti

"Nessun ultimatum" dietro il ritiro del ricorso al Tar sulle Terme di Porretta, operato dal gruppo alberghiero Helvetia. Lo mette in chiaro il curatore fallimentare dello stabilimento, Pietro Stefanetti, dopo che di "assurdo ultimatum" aveva parlato nei giorni scorsi l'amministratore delegato di Helvetia, Gianluca Pavanello.

Nel pomeriggio del 29 giugno, ricostruisce Stefanetti, "si e' tenuto un incontro tra il curatore fallimentare della societa' ed il sindaco di Porretta", Gherardo Nesti, promosso dal primo cittadino stesso: questo "con l'obiettivo di individuare possibili soluzioni che garantissero la continuita' dell'esercizio provvisorio, nonostante il risultato negativo dell'asta di vendita del 25 giugno". Nel corso di questo incontro, "a cui hanno partecipato alcuni imprenditori del territorio - riferisce Stefanetti - e' stata presentata dagli imprenditori una proposta di solo affitto del compendio aziendale, per un periodo molto limitato, che non rispondeva in alcun modo ai requisiti minimi necessari ad una proroga dell'esercizio provvisorio e all'obiettivo proprio della procedura fallimentare di tutela degli interessi dei creditori". Il curatore ha quindi "evidenziato l'impossibilità di proseguire la gestione in esercizio provvisorio - scrive Stefanetti- in una situazione in cui nessun potenziale acquirente stava manifestando interesse per l'acquisto del compendio aziendale". Infatti, l'unica societa' che nel corso dell'anno di gestione da parte della procedura fallimentare aveva formalizzato interesse all'acquisto, la Tema, "non aveva aderito all'asta- continua la nota- a fronte della prospettiva di un contenzioso relativamente alla legittimita' della procedura competitiva".

Il curatore, in accordo con il giudice delegato, "ha informato i partecipanti all'incontro che una delle condizioni che potesse consentire un rinnovato interesse al compendio aziendale da parte della societa' Tema- spiega Stefanetti- poteva essere un passo indietro da parte di chi aveva sollevato dubbi sulla legittimita' della procedura, attraverso il ritiro del ricorso al Tar".

Successivamente, il curatore "e' stato informato che Helvetia avrebbe ritirato il ricorso e la societa' Tema, a seguito di tale informazione- continua la ricostruzione di Stefanetti- ha rinnovato la proposta d'acquisto". Dunque "questi i fatti", scrive Stefanetti: "Spiace che, a fronte di una situazione complessa e delicata come l'attuale, un percorso trasparente e lineare come quello compiuto il 29 venga sottoposto a letture e strumentalizzazioni". La curatela, in quell'occasione, "ha comunicato che necessitava di prospettive e di sostenibilita' economica per rinnovare un esercizio provvisorio- continua la nota- e tali prospettive vengono date da una proposta di acquisto, non da affitti di breve termine". D'altro canto, "una societa' che fa una proposta di vendita puo' legittimamente subordinare la propria proposta ad un contesto in cui non si prefigurino lunghi contenziosi", sottolinea Stefanetti: in conclusione, "non e' stato formulato nessun ultimatum, ma e' stata fornita una rappresentazione dello stato dei fatti e degli scenari".

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