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Economia Fiera

Uil fpl non firma il contratto decentrato 2016 in regione Emilia Romagna

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

Contro questo metodo CGIL e CISL hanno deciso, senza alcun confronto con noi né discussione preventiva in RSU, di portare alla contrattazione di quest'anno proposte concordate solo tra di loro. Non sono nemmeno riusciti a far riunire la RSU, dove hanno la stragrande maggioranza e che stanno rendendo l'ennesimo organismo inutile da loro diretto, produttore di ore di permessi per una piccola casta di sindacalisti, e incapace di essere la sede del confronto unitario tra le diverse organizzazioni sindacali. L'Amministrazione, ben lontana dalle "suggestioni creative" di inizio mandato, a cui avevamo dato una cauta fiducia, ha deciso di chiudere in fretta e con pochi soldi per i lavoratori il rapporto a doppio filo con queste due organizzazioni sindacali, che hanno accettato un accordo al ribasso, per i motivi che presto imparerete… Contro le miserie che ci hanno proposto e contro una perequazione al ribasso La contrattazione integrativa ha visto mettere a disposizione le stesse risorse dello scorso anno e meno di quanto, grazie alla proposta lanciata dalla UIL sui risparmi, si fece nel 2013. Vedrete quanto sarà quest'anno la vostra "una tantum", cosa che i firmatari non enfatizzano. Per gli ex provinciali, la perequazione del trattamento darà qualcosa solo a chi viene da Province con trattamento peggiore. I colleghi che vengono dalle Province con trattamento migliore, resteranno al palo e i dipendenti regionali "nativi", persa l'una tantum, avranno le premesse per peggiorare il loro trattamento nei prossimi anni, con la scusa di "uniformare". Un tempo si "uniformava" alle condizioni migliori, oggi certi sindacati accettano perequazioni peggiorative. Ovviamente, qualcuno (molto pochi) ci guadagnerà sul proprio stipendio, per i motivi che presto imparerete… Contro le progressioni orizzontali fatte con il contagocce e penalizzando l'anzianità nel livello Avevamo chiesto la rivisitazione dei criteri, dando il massimo del peso nella anzianità del lavoratore nella posizione in cui è collocato e il minimo alla valutazione. Invece i criteri sono rimasti gli stessi. Si parla di equità e di riconoscimento delle competenze ma per alcuni ci sono figli e figliastri fra i lavoratori dell'ente. Con l'avvallo delle due solite sigle sindacali le progressioni orizzontali (PEO) per il 2016 dei collaboratori che non sono rientrati nel contingente del 2015, interesseranno il 61% dei lavoratori di categoria C (130 su 213) ed il 10% dei D (71 su 682)! La giustificazione tragicomica da parte dell'amministrazione: non ci sono fondi per tutti. Ma, stranamente, negli ultimi mese vengono istituite 10 nuove posizioni organizzative e banditi in modo blindato 16 posti per dirigenti esterni. Quando si vuole, risorse ce ne sono. Alcune single sindacali in trattativa hanno sostenuto che i "D" ricevono già ricche prebende ed emolumenti dalla Regione per cui non hanno diritto a niente; si è addirittura favoleggiato di un loro stipendio medio netto mensile di 2.000 euro… Forse è per questo che sta succedendo quello che presto imparerete... Contro questo sistema di valutazione che avevano promesso di cambiare e che non vogliono cambiare Tutti hanno ben chiaro che il sistema attuale di valutazione del personale del comparto non va. Basta vedere quello che produce in termini di frustrazione e tensione tra i dipendenti e di prepotenza da parte di alcuni dirigenti che lo usano per attorniarsi di conformisti, tappare la bocca a chi osa parlare di cose di cui non deve e punire chi ha a cuore trasparenza ed efficacia della pubblica amministrazione, indipendentemente spesso dal raggiungimento dei risultati prefissati. La discrezionalità è totale, la trasparenza assente e senza possibilità serie di correzione (vedi l'inutile sistema di "conciliazione"). Abbiamo proposto di inserire nell'accordo l'impegno ad approvare prima delle prossime valutazioni un sistema di valutazione che ponderi/corregga se inadeguate le valutazioni dirigenziali. Amministrazione, CGIL e CISL ci hanno detto di no, tutti presi dai motivi che presto imparerete… Contro gli insufficienti impegni per i precari e per chi vuole crescere di livello Abbiamo firmato l'accordo per la proroga dei tempi determinati, di cui eravamo stati tra i principali promotori. L'emanazione di nuovi bandi di concorso entro i primi mesi del 2017 per posizioni D, che prevedano la valorizzazione dell'esperienza lavorativa effettuata nell'Ente, unendo precari e categorie C e B nella opportunità di stabilizzazione o di crescita, sembra scomparso, vista la proposta di delibera sui fabbisogni. Cari colleghi tempi determinati e cari colleghi idonei in vecchi concorsi, ma che non siete laureati, dovete sapere chi vi sta facendo lo sgambetto, anche a causa dei motivi che presto imparerete… Contro la mancanza di risposte per le persone con disabilità A parte il contentino dato per i riposi giornalieri di due ore ad integrazione dell'orario di lavoro effettivamente svolto, per cui verranno riconosciute anche le ore/minuti oltre l'orario dovuto in termini di ore di flessibilità, le altre proposte UIL sono state ignorate: rispettare nei bandi di concorso le riserve di legge legate alla disabilità e alle categorie previste dalle normative vigenti, per dare reali opportunità di ingresso e di crescita a persone svantaggiate e dare copertura entro il 2017 alle quote definite dalla Legge n.68/99. Piuttosto che aiutare chi è in difficoltà, ci si aiuta da soli, per i motivi che presto imparerete… Contro una organizzazione del lavoro che non rispetta il disagio Avevamo chiesto il superamento del contingente sul telelavoro, così come già previsto dall'accordo siglato con le OOSS in luglio 2015, favorendo in particolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Abbiamo proposto anche un programma di grande respiro: l'estensione del lavoro satellitare: lavorare più vicini a casa comporta risparmi per l'azienda ed un maggiore benessere per il lavoratore e la lavoratrice, con maggiore compatibilità con il lavoro di cura. La riorganizzazione delle sedi decentrate e l'esigenza di accogliere personale dal territorio sono una grande occasione di rivoluzione del lavoro nell'Ente, che utilizzi i sistemi telematici per migliorare produttività e benessere organizzativo. Cari colleghi "fuori sede", che siate regionali "nativi" o di provenienza delle Province, ringraziate chi ha firmato senza pensare a voi, ma per i motivi che presto imparerete… VOGLIAMO ESSERE UN SINDACATO CHE DIFENDE I LAVORATORI, NON CHE TRAFFICA PER I FINI DI ALCUNI PRIVILEGIATI. NON SIAMO UN SINDACATO DEL SISTEMA, MA UN SINDACATO CHE VUOLE DIFENDERE LAVORATORI E CITTADINI PER UNA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PIU' EFFICACE E PIU' TRASPARENTE. DATECI UNA MANO PER PROVARE A CAMBIARE LE COSE.

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