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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia Zola Predosa

Verlicchi salva: comprata all'asta da Donati srl per 1,6 milioni

L'azienda bolognese non cambierà nè nome nè sede, ma acquisisce connotazione toscana: è di Pisa infatti il neo proprietario del noto marchio di produzione telai per moto di Zola Predosa

Fine della 'Via Crucis' per Verlicchi. L'azienda in fallimento di Zola Predosa oggi è stata comprata all'Asta da Donati srl, società di Vicopisano (Pisa),  produttrice di telai per due ruote, proprio come lo storico marchio bolognese. 1,6 milioni, tanto la cifra con la quale la ditta toscana si è aggiudicata la compravendita. La notizia, in tribunale, è stata accolta da un applauso e la stretta di mano tra i nuovi proprietari e un operaio della Verlicchi, del comitato creditori.

Si e' chiusa così dopo otto mesi l'avventura dell'azienda, che non perderà il nome: con l'acquisizione, diventa ufficialmente 'Verlicchi telai srl', né cambierà sede. Fondamentale per partecipare all'asta, l'accordo firmato due giorni fa in Provincia di Bologna con cui i Donati si sono impegnati, tra l'altro, a mantenere l'attività produttiva e ad assorbire 90 dei 166 lavoratori della Verlicchi nel giro di tre-quattro anni. "Abbiamo concretizzato un sogno cominciato 3-4 mesi fa. Questo è l'inizio di un percorso", ha commentato a caldo Mauro Donati.

La Donati, inizialmente con sede a Bientina (Pisa) e dal '98 a Vicopisano, conta 65 dipendenti e produce anche telai. ''Ma noi non abbiamo il know out della Verlicchi - ha spiegato Giorgio Franceschi, temporary manager della società pisana, al termine dell'asta - per cui questo acquisto completa ed è complementare rispetto alla produzione. Il nostro obiettivo è dare più solidità e concretezza alla produzione". E ha continuato: "Il mercato si sta riducendo. Per reggere bisogna ampliare la clientela. Con le due aziende, complementari per tipo di produzione, contiamo di riuscire a creare un sistema di un certo peso". Come previsto dalle procedure, entro ieri a mezzogiorno la Donati ha versato un deposito cauzionale di 320 mila euro, parte del prezzo finale di acquisto rimasto invariato. "Non volevamo mandare l'asta deserta: il rinvio sarebbe stato negativo per la ripresa anche se positivo per abbassare il prezzo", ha detto Mauro Donati, fondatore dell'azienda aggiungendo: "Per la Verlicchi questo era un punto di non ritorno. Dobbiamo ripartire subito, il mercato non aspetta". All'asta ha partecipato anche una piccola rappresentanza di operai dello stabilimento di Zola Predosa. "Con questa acquisizione la speranza torna ad accendersi con una luce molto forte - ha commentato Evangelisti, alla Verlicchi da 11 anni - Vediamo un nuovo futuro, anche se solo per 90 lavoratori". Per quelli esclusi dall'accordo del 14 dicembre è previsto un percorso di ammortizzatori sociali (sei mesi di cassa integrazione straordinaria 'ministeriali' più altri 12 mesi stanziati dalla Regione, a partire da aprile 2012), corsi di formazione professionalizzanti che dovrebbero far riferimento ai fondi europei di globalizzazione (Feg) e l'impegno della Donati di attingere al bacino dei lavoratori di Zola, in caso di nuove assunzioni. Evangelisti è rimasto molto colpito anche dallo 'stile' dei fratelli Donati: "Mi sono sembrate persone di cui si è perso lo stampo. Sono molto concrete, ti guardano negli occhi e ti dicono quello che pensano". Soddisfatto a metà Nicola Patelli della Fiom, anche lui in aula: "C'é soddisfazione perché è stata trovata una soluzione che garantisce la prosecuzione aziendale. Tuttavia la soddisfazione è mitigata dal fatto che la soluzione per i lavoratori non è quella ottimale.. nonostante tutto".

 


(ANSA)
 

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