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Economia

Aumento Iva prestazioni socio-sanitarie: "Colpo di grazia al welfare locale"

L'appello di Gianpiero Calzolari, presidente dell'Alleanza delle Cooperative Bologna: "Pura finzione ragionieristica, che servirà solo a trasformare in tasse quelli che prima erano servizi"

Gianpiero Calzolari, presidente dell'Alleanza delle Cooperative Bologna, lancia un appello ai sindaci riuniti a Bologna all’assemblea dell’Anci per non sottovalutare il provvedimento della Legge di Stabilità che mette a rischio la coesione sociale. “Con l’aumento dell’Iva dal 4% al 10% sui servizi socio-sanitari e assistenziali resi dalle cooperative sociali, si dà il colpo di grazia al welfare locale. La misura costringerà i Comuni e le Asl ad ulteriori tagli, le famiglie avranno meno servizi a costi più alti e ci sarà un impatto negativo sull’occupazione nelle cooperative sociali”.

E’ questo il commento di Gianpiero Calzolari, presidente dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Bologna, al provvedimento inserito dal governo Monti nella Legge di Stabilità che prevede l’aumento dell’Iva dal 4% al 10% da gennaio 2013 e l’ulteriore aggravio all’11% da luglio 2013, per le prestazioni socio-sanitarie e assistenziali fornite dalle cooperative sociali a Pubblica Amministrazione e cittadini. Complessivamente la manovra vale a livello nazionale 500 milioni di euro, ripartiti per il 70% sulla Pubblica Amministrazione e per il 30% sulle famiglie utenti dei servizi, secondo le prime stime dell’Alleanza delle Cooperative sociali Italiane (Federsolidarietà – Confcooperative, Legacoop sociali e AGCI solidarietà).

I SERVIZI DIVENTANO TASSE.  “La manovra – prosegue Calzolari – è una pura finzione ragionieristica, che servirà solo a trasformare in tasse quelli che prima erano servizi. Il risultato sarà un puro aggravio di costi sui bilanci già martoriati degli enti locali, che si vedranno costretti a tagliare pesantemente servizi nei campi dell’assistenza agli anziani, dei nidi, dell’assistenza domiciliare, dei servizi di accoglienza ai cittadini stranieri e delle altre prestazioni”.

LA PROVINCIA DI BOLOGNA. Nella provincia di Bologna, dove l’Alleanza delle Cooperative Italiane Bologna rappresenta 116 cooperative attive nel settore sociale e della sanità che danno lavoro a oltre 40 mila dipendenti, il ventilato aumento dell’Iva si tradurrà in un aumento di costo per le prestazioni rese a favore delle fasce più deboli della popolazione di 18 milioni di euro, addirittura 22 milioni da luglio 2013.

LA LEGGE VA MODIFICATA. “Un ulteriore aggravio - precisa Calzolari - che va ad aggiungersi al taglio dei servizi del 5% previsto dal decreto sulla Spending Review. Il nostro auspicio è che la Legge di Stabilità possa essere modificata per evitare lo smantellamento del welfare locale e lo stato di crisi di tante cooperative sociali. Il nostro appello è indirizzato soprattutto ai sindaci ai quali chiediamo di non sottovalutare questo provvedimento che mette a rischio la coesione sociale nel nostro territorio. Devono essere loro i primi a chiedere la modifica della Legge di Stabilità per tutelare le fasce più deboli della cittadinanza. Se sarà così, noi saremo al loro fianco per evitare il colpo di grazia al welfare”.
 

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