Dieci anni di Archivio Aperto, al via l’edizione 2017 tra immagini e racconti inediti
La Storia ritrovata, e quella rivelata, nella quotidianità filmata da sguardi privati ma non per questo inconsapevoli; il paesaggio italiano impresso sulle pellicole amatoriali degli anni Cinquanta e Sessanta,filmato dai finestrini delle automobili, mito di progresso quanto la locomotiva gucciniana. Il cinemasperimentale e d’artista, che trova un’occasione unica di riscoperta, con proiezioni in pellicola di opere maiviste dopo la loro creazione. Il fascino dell’analogico e della fantasia, con i Cinebox che proiettano gliantenati dei videoclip, video-juke-box rimessi in funzione in una rincorsa allo stupore di ciò che fu, e diquanto viene ritrovato.
Compie dieci anni Archivio Aperto, la manifestazione che apre a Bologna le porte di Home Movies – Archivio Nazionale del film di Famiglia, officina di sperimentatori del formato ridotto, storici e amanti fedeli della pellicola che dal 2002 raccoglie, cura, cataloga, valorizza quell’affascinante bacino di memoria in pellicola che sono i film privati -9,5mm Pathé Baby, 16mm, 8mm, Super 8 - custodi di un inconsapevole quanto prezioso valore documentaristico e storico.
Nutrito come sempre il calendario degli appuntamenti, che tra proiezioni, eventi, sonorizzazioni, convegni, performance e visite guidate all'archivio aprirà il 27 ottobre, giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale del Patrimonio Audiovisivo, per concludersi il 2 dicembre: a seguire una carrellata degli eventi, raggruppabili in alcuni filoni tematici emergenti.
IL PROGRAMMA.
PROGRAMMA
- Venerdì 27 ottobre - ore 21.00 | Live Cinema The View from the Road, Home Movies - Istituto Parri, via Sant’Isaia, 20. Sonorizzazione di Corrado Nuccini / Giardini di Mirò + Giuseppe Cordaro. Filmare dal finestrino e dal parabrezza dell’automobile. Una tentazione irresistibile per molti cineamatori, fin dalle origini. Per AA un giacimento di soggettive per un viaggio nel tempo e nello spazio per scoprire la bellezza e la varietà del paesaggio italiano. Il programma si apre con una visita (1949) alla FIAT dove si sfornano automobili, una dopo l’altra, verso un futuro di sviluppo. Seguono due film in cui la cinepresa letteralmente traccia percorsi in direzioni opposte, verso la libertà, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, il primo verso il Nord della Penisola e il secondo verso Sud. Nell’ultima parte i panorami idilliaci lasciano spazio a un’altra Italia, in cui il futuro si è già trasformato in un passato da incubo di cui viviamo oggi l’eredità.
A cura di Paolo Simoni e Mirco Santi.
- Sabato 28 ottobre - ore 19.00 | Proiezione/ Installazione/ Incontro Ugo Locatelli // Immagini lunghe, 1972-2017
Spazio Labo’ - Strada Maggiore, 29 Re-enactment - eccezionalmente proposto da Home Movies a partire dai materiali originali - di una serie di opere realizzate dall’artista Ugo Locatelli nel 1972: tre film in 8mm e Super8, o meglio tre
immagini lunghe atte a condizionare il comportamento dell’osservatore (Noi sappiamo, Tempo di lettura, Meta) e un’installazione composta da undici immagini fotografiche, diapositive pensate come ambiti mentali aperti (Aree e Tracce - Mostra portatile). La ricerca artistica di Locatelli (Bruxelles, 1940) è da sempre orientata verso un’arte sistemica, all’estensione dello sguardo e del pensiero interconnessi in una rete viva di legami. Il 1972 determina una svolta nella carriera dell’artista che, tra l’altro, partecipa alla Biennale di Venezia. L’incontro con Ugo Locatelli sarà presentato da Jennifer Malvezzi (Università di Parma). In collaborazione con Spazio Labo’.
- Domenica 29 ottobre - dalle ore 10.00 alle ore 17.00 | Home Movie Day Una giornata in archivio, Home Movies - Istituto Parri, via Sant’Isaia, 20. Si rinnova anche quest’anno l’abituale giornata di apertura dell’archivio alla città. Gli operatori di Home Movies saranno a disposizione per consulenze gratuite (gradito l’appuntamento) sulla conservazione e il recupero delle memorie audiovisive famigliari in formato ridotto (9,5mm, 16mm, 8mm e Super8). Le visite guidate si terranno alle ore 12 e alle ore 15 (gratuite, per prenotazioni fino a esaurimento posti homemovies.archivioaperto@gmail.com. Durante la giornata verranno proiettati alcuni dei più recenti lavori dell’archivio. A cura di Lucia Tralli e Chiara Petrucci. Dimostrazioni tecniche di Mirco Santi e Giuseppe Fara.
- Domenica 29 ottobre - ore 17.00 | Incontro/ Proiezione/ Installazione Cinebox e Scopitone - gli antenati del videoclip, Home Movies - Istituto Parri, via Sant’Isaia, 20. I grandi successi della musica italiana... da rivedere in 16mm!
Il Cinebox, una sorta di video-jukebox a gettoni dedicato ai videoclip musicali, era equipaggiato con 40 film brevi (pellicole 16mm da 3 minuti circa ciascuna) e, nella sua breve storia, ha contribuito a plasmare la cultura musicale. Durante l’incontro, verranno rimessi in funzione sia il Cinebox che lo Scopitone e offriremo spunti di riflessione per esplorarne la storia e l’impatto mediatico. Questo dispositivo, infatti, non è solo una pietra miliare per la popolarità della musica italiana e internazionale tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, ma anche un’interessante tecnologia che ha segnato la storia del videoclip a partire dai supporti a formato ridotto. A cura di Rossella Catanese (Università di Roma “La Sapienza”).
- Domenica 29 ottobre - ore 21.00 | Proiezione Amateur/Experimental, Home Movies - Istituto Parri, via Sant’Isaia, 20. Il confine incerto tra amatoriale e sperimentale, che attrae sempre più curatori internazionali, è il filo principale di questo programma d’archivio invitato al 63° Oberhausen Film Festival e proposto ora ad AA 2017. Ma i temi sono molteplici: dal decadimento dell’emulsione che produce sorprendenti nuove forme alla stregua di ready-made, alla performatività dei dispositivi obsoleti e alla riproposizione della materialità della pellicola come scelta curatoriale. In programma le pellicole di protagonisti della scena underground italiana di 40-50 anni fa come Gianni Castagnoli (Valentino Moon, 1974), Massimo Bacigalupo (Ezra Pound a Venezia, 1967-2014) e Gianfranco Brebbia (Idea assurda per un filmaker, 1969, reinterpretazione dell’originale expanded cinema), autori indipendenti, interpreti d’eccezione del
formato ridotto, come Mauro Mingardi, scienziati pionieri con la cinepresa all’inizio del XX secolo, come Vincenzo Neri. Al programma, percorso rappresentativo della pluralità delle forme e dei contenuti dei materiali filmici (8mm, 9,5mm, 16mm e 35mm) dell’Archivio di Home Movies, fa da pendant la giornata di studi sul restauro del cinema sperimentale e le pratiche curatoriali di oggi (18 novembre). Programma a cura di Paolo Simoni e Mirco Santi.
- Lunedì 30 ottobre - ore 18.00 | Incontro/ Proiezione Sarajevo mon amour, Home Movies - Istituto Parri, via Sant’Isaia, 20. Slobodan Fazlagic è ancora giovanissimo quando inizia a filmare in 8mm la sua famiglia, gli amici, le
vacanze e la città che gli si presenta sotto il balcone di casa. È la Sarajevo del 1965 e Slobodan è un liceale e uno sportivo, con la passione per i film in 8mm e l'astronomia. Le passeggiate in centro e negli splendidi dintorni della città, le vacanze in Dalmazia con gli amici, i matrimoni civili nella Città Nuova ancora in costruzione, sono eccezionali documenti inediti sulla vita quotidiana nella Jugoslavia “felice” degli anni Sessanta e Settanta, ormai distante dai drammi della II Guerra Mondiale e ancora lontana dal sanguinoso conflitto degli anni Novanta. La storia continua poi oltre le pellicole amatoriali quando, durante l’assedio del cui inizio ricorre quest’anno il venticinquennale, Slobodan lavora per la televisione. All’incontro interverrà il cineamatore, Slobodan Fazlagic e gli storici Erik Gobetti e Stefano
Bianchini (Università di Torino). Introduzione di Paolo Simoni e Chiara Petrucci, la curatrice del
catalogo dei materiali filmici.
- Martedì 31 ottobre - ore 18.00 | Incontro/ Proiezione Testimoni oculari: frammenti 8mm dalla Seconda Guerra Mondiale, Home Movies - Istituto Parri, via Sant’Isaia, 20. Immagini fantasma in 8mm, girate da un operatore sconosciuto e poi perse in guerra, ritrovate fortunosamente, ancora nel caricatore, sviluppate e digitalizzate oltre settant'anni più tardi da Home Movies. Immagini, nonostante e malgrado tutto, che incredibilmente riemergono dall’oblio della Storia e restano sospese tra il visibile e l'invisibile, pronte per essere interrogate. Le informazioni raccolte sono ancora poche, ma sufficienti a dare dati tecnici e coordinate temporali e geografiche: si tratta di due pellicole 8mm mute, lunghe meno di tre minuti ciascuna, impressionate presumibilmente tra l’autunno 1943 e la primavera 1945, in un paesaggio collinare. Si intravedono una villa e un ospedale, forse un orfanotrofio. Intrappolati nei fotogrammi militari tedeschi che interagiscono, in momenti diversi, con la popolazione civile, un gruppo di suore, dei bambini. Chi sono i protagonisti di queste sequenze viste per la prima volta a oltre settant’anni di distanza? Chi è il misterioso Dr. Tomuschat, probabilmente l’autore e il proprietario delle pellicole, il cui nome scritto a mano è riportato sulle scatole? Una sfida lanciata agli storici ma anche la ricerca di chi in quei fotogrammi potrebbe ancora riconoscere se stesso. Dopo essere state conservate per decenni da Sergio Vannozzi nella cella frigo del suo laboratorio prima e nel congelatore di casa poi, le bobine sono state sviluppate da Mirco Santi (Home Movies) e Guido Tosi (Found Film Photos) presso Punto Foto Group a Milano e successivamente digitalizzate presso il laboratorio La Camera Ottica.
In collaborazione con Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-R. Interverranno i curatori Paolo Simoni, Mirco Santi ed Elena Pirazzoli e Alessandro Faccioli (Università di Padova), Luca Alessandrini e Luisa Cigognetti (Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-R).
- Mercoledì 1 novembre - ore 18.00 | Incontro/ Proiezione Impressio in urbe. Filmare la città, tra analogico e digitale Home Movies - Istituto Parri, via Sant’Isaia, 20. Da tempo Home Movies indaga il tema della “città filmata”. I materiali d’archivio sono tuttora al centro di ricerche e progetti sulle rappresentazioni del paesaggio urbano. Passo ulteriore è la riflessione sulle visioni, i punti di vista, gli approcci visuali e le modalità di registrazione che i dispositivi analogici e digitali permettono. Culmine di un appuntamento dove le immagini d’archivio inedite di Bologna gettano un ponte alle produzioni contemporanee sarà l’anteprima del film sperimentale Impressio in- urbe (#1 Bologna) di Giuseppe Spina, prodotto da Nomadica, Home Movies e l’Accademia delle Belle Arti di Bologna e realizzato con la partecipazione degli studenti. Il film, che trova una forma originale, ibrida, grazie alle immagini filmate oggi in Super8 (da Mirco Santi) e in digitale, parte dall’idea di percorrere le testure dello spazio urbano del centro storico di Bologna: la materialità delle architetture, di angoli e prospettive, i disegni delle pavimentazioni, le piazze, i mattoni; una scomposizione in dettagli del “manto” della città. Interverranno Giuseppe Spina, Mirco Santi e Paolo Simoni.
- Giovedì 2 novembre - ore 19.00 | Proiezione La natura delle cose di Laura Viezzoli (2016), Home Movies - Istituto Parri, via Sant’Isaia, 20. Questa è la storia di un accanimento registico, ma anche di un’amicizia intergenerazionale tra una regista di 35 anni e un filosofo di 70, un’esplorazione dell’io e del tu, e di quel confine tutto individuale e poco rispettato, del vivibile e dell’invivibile. La Sla si tocca e si vede in tutta la sua crudeltà in pochi ma scultorei momenti di vita quotidiana, per dimenticarla di volta in volta nel dialogo che diventa un altrove, la dimensione dell’incontro e dell’esplorazione in cui Angelo Santagostino - protagonista del film - non è un malato ma un
astronauta in missione che esplora i limiti dell’umano, interrogandosi ed interrogando lo spettatore con la passione di chi ama la vita ma sa di doverla lasciare a breve. L’immobilità del corpo è solo un punto di partenza per esplorare la vivace mobilità della mente, ed è su questo ipnotico contrasto che si muove visivamente l’intero film. Un viaggio tra le luci e le ombre dell’animo umano per prendere coscienza dei propri limiti e ribadire il valore sacro dell’ascolto e del
libero arbitrio. Il film, realizzato in collaborazione con Home Movies, sarà presentato dalla regista.
- Venerdì 3 novembre - ore 20.30 | Incontro/ Proiezione Tra realismo e avanguardia. I Cineguf e il cinema sperimentale italiano tra le due guerre (1930-1943) Home Movies - Istituto Parri, via Sant’Isaia, 20. Il programma offre una piccola selezione della vastissima produzione cinematografica dei Gruppi Universitari Fascisti. Nel 1937 il futuro regista Domenico Paolella, allora studente del Guf di Napoli, diede una definizione chiara del cinema dei Cineguf: il cinema sperimentale. Così il cinema sperimentale italiano tra il 1934 e il 1943, per effetto dei processi di istituzionalizzazione della cultura cinematografica operati dal regime, coincide in tutto e per tutto con il cinema a passo ridotto (16mm) dei Cineguf. Lo sperimentale dei Guf si esprimeva in tutti i generi (dal documentario alla finzione) e
assumeva in maniera complessa e spesso eclatante le tensioni che in quegli anni caratterizzavano l'articolato confronto tra ricerca del realismo nelle arti e il modernismo d'avanguardia. In programma: Sinfonie della vita e del lavoro - selezione (Ubaldo Magnaghi, 1933, Cineteca Italiana, La Camera Ottica); Interessante caso di spasmo da torsione (Mario Bencivenga, Cineguf di Perugia, 1937,Cineteca Nazionale); La città nemica (Renzo Renzi, Cineguf di Bologna, 1939, Cineteca di Bologna); Cineguf Genova – Attività dell’Anno XIX (F.lli Chierici, 1940, Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia); Il Covo (Dolomiti film/Luciano Emmer, Cineguf di Milano, 1940; Istituto Luce).
Interverrà il curatore Andrea Mariani. In collaborazione con AIRCS - Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema.
- Sabato 4 novembre - ore 17.30 | Proiezione Artist Film Workshop // Image Inverts, Home Movies - Istituto Parri, via Sant’Isaia, 20. Dall’Australia, un programma di lavori in 16mm dell’Artist Film Workshop, centro di cinematografia
sperimentale. Alla luce della crescente precarietà e disprezzo per le pratiche artistiche non funzionali, AFW ha creato uno spazio collettivo per la sperimentazione e la produzione di immagini - e per proiettare lavori poco conosciuti dalla vastità di storie non risolte del cinema. Più recentemente, l’enfasi su un medium spesso caratterizzato come fuori moda come il cinema è diventata la cifra per operare fuori dalle convenzioni prestabilite dell’arte contemporanea - che ha invece più o meno conservato il modello della produzione in studio di singole soggettività artistiche e dei loro lavori.
Contro questo modello, AFW ha sviluppato un approccio collaborativo e laboratoriale per investigare e rappresentare il lavoro sul film, e il film in sé. Un programma con film di: Matthew Berka, Hanna Chetwin, Giles Fielke, Zi-Yun Lam, Madeleine Martiniello, Sabina Maselli, Lorant Smee, Richard Tuohy e Dianna Barrie. Introducono Giles Fielke e Madeleine Martiniello.
- Sabato 4 novembre - ore 21.00 | Proiezione Home Movies Atlas. Omaggio a Gustav Deutsch, Home Movies - Istituto Parri, via Sant’Isaia, 20. Un programma di film che rielaborano home movies del XX secolo e materiali più recenti trovati su Youtube. Il cinema analitico dell’austriaco Gustav Deutsch, un maestro del found footage film di fama
mondiale, ha fondato un imprescindibile “scuola dello sguardo” per chi lavora con gli archivi filmici a tutti i livelli. Per Deutsch l’atto stesso di filmare degli autori di home movies è il mezzo attraverso il quale s’impara a guardare. In programma: il capolavoro Adria Holiday Films 1954-68 (Film–School of Seeing I) (1989, 37’, 16mm), film lezione teorica sul linguaggio cinematografico, realizzato a partire da “banali” film di austriaci in vacanza sull’Adriatico; Sat. 29th June / Arctic Circle (1990, 3’, 16mm), found footage film sul viaggio di una coppia al Polo Nord; no comment - minimundus AUSTRIA (1996, 12’, 16mm), l’Austria in miniatura” filmata dai turisti che diventa autoritratto di una nazione, Private Sandnes - A Kinematographic Atlas (2010, 30’, video), city symphony d’archivio dedicata alla cittadina norvegese Sandnes, realizzata con il materiale che i suoi abitanti hanno prodotto nei diversi formati ed ere tecnologiche dalla pellicola a oggi. I film saranno introdotti da Gustav Deutsch. Copie provenienti da Sixpack. In collaborazione con Nomadica.
- Domenica 5 novembre - ore 10.30 | Workshop How we work (on home movies). Incontro con Gustav Deutsch e Hanna Schimek Home Movies - Istituto Parri, via Sant’Isaia, 20. Un’occasione rara per conoscere da vicino il lavoro di un autore la cui opera trascende la comune concezione di cinema. In particolare attraverso l’approccio agli archivi amatoriali nelle pellicole del programma Home Movies Atlas e in How we live. Messages to the family, l’ultimo film di Deutsch di prossima uscita, che amplia gli orizzonti su un tema gigantesco e pochissimo esplorato: la produzione
di immagini da parte di coloro che da più di un secolo a questa parte, e a ogni latitudine, migrano, spostando le proprie vite da un posto a un altro, ieri come oggi. Immagini per se stessi, come forma di autorappresentazione in un nuovo contesto, ma anche per le famiglie rimaste lontane, come forma di corrispondenza. L’Archivio Home Movies è stato coinvolto nel progetto e vi partecipa attraverso le immagini di famiglie le cui storie sono divise tra l’Italia e altri paesi. In attesa di presentare il film in Italia nel 2018 saranno proiettati estratti e selezioni per illustrare un’interessantissima ricerca d’archivio coadiuvata da Hanna Schimek, che parteciperà all’incontro. In collaborazione con Nomadica (iscrizione consigliata a homemovies.archivioaperto@gmail.com).
- Venerdì 10 novembre - ore 20.00 | Proiezione Un western senza cavalli di Davide Rizzo e Marzia Toscano (2016)* Cinema Lumière - Via Azzo Gardino, 65. L'archivio è stato fondamentale per costruire il film che racconta l'avventura umana e artistica di Mauro Mingardi, un artigiano bolognese che, nella sua piccola bottega in Cirenaica, realizzava modelli in legno per le industrie meccaniche della zona. Oltre al suo lavoro Mingardi aveva un grande amore: il Cinema. Il suo non era però un semplice passatempo: in cinquant'anni Mingardi ha realizzato più di quaranta opere tra lunghi e cortometraggi, e ha vinto in tutta Europa decine di premi in festival dedicati a quello che allora veniva chiamato "cinema amatoriale". Ha scritto, diretto e prodotto western, gialli, film d'avventura, horror e commedie grottesche, film drammatici e sperimentali, trasformando il territorio di Bologna e dell'Emilia Romagna in una piccola Hollywood padana, girando sempre senza soldi, senza pretese professionistiche, servendosi di amici e parenti, ma con una fantasia, un'artigianalità e una perizia tecnica e artistica tali da renderlo uno dei primi veri "filmmaker" italiani. Repliche: 11.11 h 18 (Lumière), 13.11 h.20 e 15.11 h.18 (Sala Cervi).
- Sabato 11 novembre - ore 15.00 | Incontro/ Proiezione Home Movies Scuola: Il mondo in formato ridotto
Home Movies - Istituto Parri, via Sant’Isaia, 20. Presentazione dei risultati di un progetto realizzato dal Liceo Laura Bassi di Bologna e Home Movies, vincitore del concorso Io Amo I Beni Culturali, indetto dall’IBC (Regione Emilia-Romagna). L’obiettivo del concorso è la valorizzazione, attraverso percorsi didattici, di musei e archivi. In questo caso gli studenti si sono avvicinati alle immagini di un archivio di pellicole in formato ridotto, a partire dalle quali hanno realizzato tre video che saranno proiettati con una sonorizzazione dal vivo.
- Sabato 11 novembre - ore 17.30 | Incontro/ Proiezione Home Movies Scuola: Ore di Super8, Home Movies - Istituto Parri, via Sant’Isaia, 20. Sperimentazione pedagogica e film in Super8. Così nacque alla fine degli anni Settanta una tra le esperienze più interessanti che coinvolse alcune scuole medie bolognesi di cui questi film sono la
testimonianza più diretta. I ragazzi, coadiuvati dai professori e sostenuti a diverso titolo dall'intera comunità, si occupavano infatti di ogni fase creativa e produttiva dei film, dalla stesura del progetto alle riprese, dalle animazioni alla scelta dei set ed infine delle proiezioni, attraverso un processo creativo corale. Un'esperienza da raccontare, con la proiezione dei film e in compagnia di Giuliano Ortolani e degli altri professori promotori del progetto, così come di quelli che erano allora studenti e che ancora oggi conservano viva la memoria di quest’esperienza modello. In collaborazione con Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-R.
- Sabato 18 novembre - dalle ore 10.30 alle ore 18.00 | Giornata di Studi Amateur/Experimental. Pratiche di restauro e curatela del cinema in formato ridotto. Sala Conferenze, MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Via Don Minzoni, 14. Le opere realizzate nei formati non professionali lungo il XX secolo da filmmakers indipendenti e ai
margini, artisti e autori sperimentali, perlopiù figure con la cinepresa animate da una passione (i cineamatori, secondo Stan Brakhage) costituiscono un patrimonio cinematografico di straordinario interesse. Questa consapevolezza è maturata negli ultimi anni grazie al lavoro di archivisti, curatori e ricercatori impegnati a riscoprire e far scoprire tesori a lungo dispersi. Tuttavia le pratiche e le metodologie del restauro e dell’edizione dei film in formato non standard non trovano ancora una definizione. Attraverso la presentazione di materiali, ricerche e progetti, la giornata intende tracciare lo stato dell’arte a partire dalle attività di istituzioni, associazioni e indipendenti. In collaborazione con
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna (Iscrizione consigliata a homemovies.archivioaperto@gmail.com).
Domenica 19 novembre - ore 17.00 | Incontro/ Proiezione La voglia giovane parte terza. La TV del Pratello PraT - Teatri Comunità, Via del Pratello, 53.
Terzo appuntamento con la scena controculturale bolognese dell'inizio degli anni Novanta. In questa edizione saranno proiettati materiali legati all'esperienza di Pratello TV, una televisione di quartiere che, nel maggio del 1992, trasmise per due giorni di fila all'interno di una "diretta sperimentale" in cui i ragazzi e le ragazze delle case occupate, gli abitanti di lunga data del Pratello, Cavalla Cavalla e chiunque volesse partecipare diedero vita a uno dei primi esempi di street TV in Italia. Proiezione e incontro a cura di Diego Cavallotti e Lino Greco. In collaborazione con Teatro del Pratello, all’interno del progetto “Arrivando da Ovest”.
- Venerdì 24 novembre - ore 22.00 | Live Cinema Floris Vanhoof/Lieven Martens // Refreshment + Duet for Electronics and Bats* Raum - via Ca’ Selvatica, 4/d. Floris Vanhoof, artista multimediale fiammingo, e Lieven Martens, musicista belga, presentano un inedito progetto di collaborazione che interseca il lavoro fra due protagonisti indiscussi della scuola sperimentale fiamminga. L'archeologia post-cinematografica dei media del primo si mescola con l’etno-musicologia selvaggia del secondo. Il flickering di un proiettore 16mm visualizza il battito invisibile del volo di un pipistrello; il suono di un sonar ridisegna lo spazio, rimbalzando sui muri, alla ricerca di forme invisibili all’occhio ormai atrofizzato di un cacciatore digitale. In collaborazione con Xing.
- Lunedì 27 novembre - ore 14.30 | Incontro/ Proiezione Gianni Toti: l'archivio del poetronico, Accademia delle Belle Arti - via delle Belle Arti, 54. Gianni Toti (1924-2007) è stato uno scrittore di tutte le scritture: giornalismo, poesia, cinema, teatro, narrativa, videopoesia. Attivo a partire dal secondo dopoguerra, Toti ha scritto versi per dritto e per
rovescio; ha inventato neologismi per dare senso al nuovo e ha messo in discussione il senso del già dato; ha scritto libri numerando le pagine al contrario; ha composto racconti per battiti di ciglia (i cosiddetti “racconti da palpebra”); ha pubblicato libri di tutti i formati, dagli audiolibri sino alla piccola collana dei Taschinabili. All’inizio degli anni Ottanta, facendo il salto ai linguaggi elettronici, Toti ha composto video-saggi, video-poemetti e videoPoemOpere apprezzati a livello mondiale. Lui stesso si definiva “poetronico”. A dieci anni dalla sua morte, l’Archivio di Gianni Toti, grazie all’impegno congiunto di Casa Totiana, Poetronicarts e Home Movies, diviene centro propulsore di ricerche e
progetti artistici. In collaborazione con La casa totiana, Poetronicart e con l’Accademia delle belle arti, nell’ambito di
MetaCinema.
- Mercoledì 29 novembre - ore 20.00 | Proiezione I’m in love with my car di Michele Mellara e Alessandro Rossi (2017)* Cinema Lumière - Via Azzo Gardino, 65. L'automobile ha segnato più di un secolo di storia umana. Il diffondersi dell'automobile ha cambiato il modo di vivere, di nutrirsi, di muoversi, di immaginare, delle società umane. L'automobile più di ogni altro oggetto ha modificato antropologicamente l'essere umano, ha cambiato la sua percezione del mondo. Attraverso i Cinque Sensi noi entriamo in contatto con gli oggetti e la realtà che ci circonda.
Udito, olfatto, tatto, vista, gusto non sono soltanto la risposta biologica a delle necessità fisiologiche degli uomini, sono l'essenza di ogni individuo. I cinque sensi, ossia la natura biologica umana, si sono ridefiniti, plasmati su quanto le automobili ci hanno imposto, sono stati trasformati radicalmente. L'uomo che si è modificato per adattarsi all’autovettura, presto dovrà trasformarsi di nuovo. Il modello sociale fondato sull’autovettura è profondamente in crisi. Inquinamento, crisi economica, aumento dei costi dei carburanti, danni alla salute e affermazione di nuovi modelli di sostenibilità urbana basati su localismo e condivisione stanno accelerando questo processo di trasformazione sociale. Sarà un cambiamento complicato e di vastissima portata. Occorrerà infatti ripensare interamente al modo di muoversi, di viaggiare e quindi di vivere. Un documentario che amplia il tema fil rouge di AA2017, quello del viaggio. Introduce la proiezione Roberto Grandi. Replica: 3.12 h. 18 (in attesa di conferma).
- Sabato 2 dicembre - ore 16.00 | Incontro/ Proiezione Paesaggi in movimento Sala Conferenze, MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, Via Don Minzoni, 14. Alla fine di AA ritorna il tema da cui siamo partiti: il paesaggio ripreso dall’automobile, un topos dalle origini del cinema amatoriale, un motivo che ritorna di continuo accompagnandoci attraverso visioni di un Paese che ci appare irreale come un sogno. Come attivare quest’immagini nel panorama
contemporaneo? Attorno ai materiali della ricerca di Home Movies si attiveranno gli sguardi di curatori, artisti, registi e semplici curiosi. In collaborazione con MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna.
Tutte le iniziative sono a ingresso libero, tranne quelle segnalate con (*) per le quali valgono le condizioni di accesso dei luoghi che le ospitano. Info: www.homemovies.it | tel 051 3397243