Lucio Dalla alla mostra del Cinema di Venezia con 'Pinocchio' di D'Alò
Il lato puerile del cantautore, ricordato dal compagno Alemanno, si esplica al meglio nell'ultimo lavoro prima della morte: fu compositore, autore e doppiatore del vivace Pinocchio di D'Alò
‘Lucio Dalla era un po’ un eterno Peter Pan’, così Marco Alemanno ricorda il cantautore bolognese, suo compagno di vita, scomparso improvvisamente 6 mesi fa.
Ma Lucio ancora oggi è protagonista di una della kermesse artistiche più importanti dello Stivale: la sua ultima fatica prima della morte, infatti, approda alla mostra del Cinema di Venezia. Il poeta emiliano è stato infatti compositore, autore e doppiatore (sua la voce del pescatore) del vivace Pinocchio cartoon del regista Enzo D'Alò.
Oggi l’anteprima mondiale. E l’aria è densa di commozione, perché il ricordo di Lucio è ancora vivo nei suoi tanti estimatori.
"Dedichiamo questa giornata - dice il Delegato Giorgio Gosetti - a due idee, autentiche stelle fisse del nostro progetto: il coraggio dell'intelligenza e il piacere della fantasia. Ed è naturale che un pensiero speciale da tutti noi vada a Lucio Dalla, voce e musica del 'Pinocchio' che il progetto ha accompagnato per anni e a cui ha regalato la meravigliosa colonna sonora".
A presentare il film d’animazione, insieme a d'Alò, anche Alemanno, che spiega alle telecamere del Tg5 come il personaggio di Pinocchio avesse sempre affascinato Lucio, che con lui aveva tanto in comune. "Proprio come il personaggio di Collodi - racconta - era un concentrato di energia e di libertà. Aveva in comune la volontà di tornare, anzi di restare bambino. Un Peter Pan. Ora, purtroppo per tutti, ma per fortuna per lui, Lucio è diventato un angelo".