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Gli eventi gratis di ottobre da non perdere

Mostre, luoghi, concerti e incontri: tutto a ingresso gratuito. Ecco cosa fare in città senza spendere un soldo

Cultura, cose da fare, posti da vedere. Ma preferibilmente senza costi: ecco una serie di appuntamenti a ingresso libero sparsi per la città. 

Ecco gli eventi gratis di ottobre: 

1. FESTA INTERNAZIONALE DELLA STORIA

Da sabato 20 ottobre a domenica 28 ottobre in scana la "Festa internazionale della Storia 2018", XV edizione. Multiforme manifestazione a carattere nazionale e internazionale che rende Bologna "capitale della Storia" mettendo in vetrina forme di promozione e diffusione della sua conoscenza condotte in Italia e nel mondo. Nelle aule, nei teatri, nei musei, nelle chiese, nelle sale pubbliche, nelle strade e nelle piazze, si affrontano con lezioni, conferenze, dibattiti, concerti, spettacoli e mostre i temi che legano i vissuti personali e collettivi alle vicende presenti e future. Caratteristica peculiare e comune delle giornate bolognesi è il ruolo delle scuole, dell’Università, degli enti e delle associazioni culturali che, accanto ai grandi esperti e studiosi di richiamo, possono esibire ciò che hanno acquisito durante attività di ricerca volte a recuperare le radici del presente, valorizzando la storia della città e del territorio o mettendo a fuoco grandi temi storici.

2. ZERO VOCAL ENSEMBLE AL TEATRO COMUNALE

Il 22 ottobre alle ore 20:30 "Zero Vocal Ensemble" al Teatro Comunale - Foyer Respighi per Bologna Modern #03. Gruppo vocale a cappella bolognese che si sta affermando sulla scena nazionale per la grande qualità delle sue interpretazioni, con musiche di Ambrosini, Rossi e Lang.

Felicity Murphy soprano I
Ai Nagasue soprano II 
Elisa Bonazzi mezzosoprano
Matilde Lazzaroni contralto
Giacomo Serra baritono
Paolo Marchini basso

Programma:

David Lang (1957)
Forbidden subjects
I want to live
The wood and the vine

Michelangelo Rossi (1601-1656)
Occhi un tempo mia vita
Per non mi dir
Or che la notte
O miseria d’amante

Claudio Ambrosini (1948)
Soliloquy

3. LE ORIGINI DEL MULINO

Fino al 4 Novembre 2018.  Biblioteca dell’Archiginnasio, Quadriloggiato superiore, piazza Galvani 1
Mostra documentaria Le origini del Mulino (1951-1964)  allestita dalla Fondazione Biblioteca del Mulino in collaborazione con la Biblioteca dell'Archiginnasio in occasione dell'anniversario della morte di Giovanni Evangelisti. L'esposizione ricostruisce attraverso vari documenti - foto, libri, riviste, carteggi - la vicenda di questa casa editrice e del gruppo che le è collegato, un pezzo importante della storia culturale, poilitica e sociale di Bologna e dell'Italia.
I documenti, provenienti dai 160 metri dell'archivio del Mulino, sono il primo risultato, condiviso con il pubblico, di un importante lavoro di riordino di tutto l'archivio al termine del quale sarà completamente fruibile.
La mostra è il migliore modo possibile di ricordare un uomo che, nei 44 anni del suo rapporto con il Mulino, ha contribuito in maniera determinante a forgiarne la storia. La sede è significativa perché all'Archiginnasio la vedova e i figli hanno donato la preziosa bilbioteca personale di Evangelisti.  
Liberamente visitabile  dal lunedì al sabato dalle 9 alle 19, la domenica e i giorni festivi dalle 10 alle 14.  Giovedì 4 ottobre 10-19.

4. "QUANDO A BOLOGNA ARRIVARONO I MORI"

Fino all’11 novembre.  Biblioteca dell’Archiginnasio, Quadriloggiato superiore, piazza Galvani 1
1725. Quando a Bologna arrivarono i mori. Il tarocchino tra gioco e politica. Mostra a cura di Marcello Fini.
Uno spregiudicato religioso di origine francese, un inflessibile cardinale napoletano mandato dal Papa a governare Bologna, un vecchio senatore petroniano purosangue, un mazzo di carte per giocare a tarocchino bolognese che viene condannato a bruciare al rogo…Sono questi i protagonisti della storia raccontata in questa mostra, sullo sfondo della Bologna dell’inizio del Settecento: una città all’apparenza immobile sotto l’opprimente giogo papale, ma in realtà viva e sempre attenta a difendere quei pochi elementi di autonomia che ancora le sono rimasti. Primi fra tutti, il diritto di definire come “misto” il governo che regge la città e la libertà di giocare a carte – a tarocchino – nelle tante osterie che riempiono il suo centro storico.
Attraverso i documenti conservati presso la Biblioteca comunale dell’Archiginnasio si ricostruisce una delle storie più curiose e appassionanti accadute nella Bologna di età moderna.
La mostra fa parte delle iniziative ufficiali dell'Anno europeo del patrimonio culturale 2018
Visitabile negli orari da lunedì a venerdì ore 10-18, sabato ore 10-19, domenica e festivi ore 10-14
 

5. "MI RICORDO BOLOGNA 1945-1970: VIAGGIO CON IMMAGINI NELLA STORIA BOLOGNESE"

Lunedì 15 ottobre. Mi ricordo Bologna 1945-1970: viaggio con immagini nella storia bolognese
ore 16:30    Teatro Dehon. Conferenze-spettacolo con immagini. Marco Poli presenta il libro di fotografie di Walter Breveglieri Mi ricordo Bologna (Minerva editore). Un incontro per ripercorrere i fatti e i personaggi di 25 anni di vita bolognese. Ingresso gratuito

6. CAMMINAMENTE : IL MONDO DEI CAMMINATORI. I CAMMINATORI DEL MONDO.

Solo fino al 14 ottobre 2018. Dopo i successi di Assisi nella Basilica di S.Francesco nel 2017 con oltre 600mila visitatori, e più di recente nella Basilica di S.Antonio di Padova con oltre 100mila visitatori, la prima mostra sul mondo dei camminatori arriva a Bologna, nella Chiesa di S.Maria in Vita (via Clavature) che anticamente fu hospitale pellegrinorum, che oggi ospita il noto gruppo scultoreo del “Compianto”. Scarpe che parlano di cammini. Cammini che raccontano storie, è questa la filosofia che rende simboliche le 40 paia di scarpe esposte nella navata della storica chiesa bolognese. Che si tratti di uomini che camminano per passione, sport o fede, come pure per scappare dalla morte, le scarpe rappresentano il simbolico rapporto che abbiamo con le due dimensioni del tempo: quello terreno e quello eterno. Esposte in anteprima a Bologna, le “scarpe rotonde” del ravennate Pietro Scidurlo, pioniere dei cammini in carrozzina e quelle del bergamasco, Marino Curnis che ha coperto a piedi la tratta Italia-Iran nel 2015. Sono più di 400 invece, le scarpe verdi che costituiscono l’installazione della ferrarese Laura Govoni, poste lungo la scalinata della chiesa, ispirate all’enciclica “Laudato Si", dall’emblematico titolo “Le Piante dei Piedi”. 

Santa Maria della Vita, via Clavature, 3

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