Alce Nero 'Donne di terra': ospite Marisol Espinoza Cruz, prima Vicepresidente donna del Perù
Donne di terra. Venerdì 2 ottobre alle 17.30 nell’Aula Absidale del Complesso di Santa Lucia (via Dè Chiari, 25) a Bologna, la testimonianza di come lavoro, impegno e progettualità, specie se femminili, stanno seminando un nuovo pensiero e cambiando i tessuti socio culturali ed economici di paesi, luoghi, imprese e istituzioni.
Ospite d'eccezione: Marisol Espinoza Cruz, la prima Vicepresidente donna della Repubblica del Perù. Un Paese dove biologico è sinonimo di riqualificazione sociale. Qui infatti molti agricoltori stanno abbandonando la produzione di coca a favore delle coltivazioni biologiche.
Interverranno anche: il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, il Magnifico Rettore dell’Università di Bologna Ivano Dionigi, Rada Zarkovic, la Direttrice della Cooperativa Agricola “Insieme” nata nel 2003 nella regione di Bratunac e Srebrenica per favorire il processo di ritorno a casa delle persone cacciate dalla guerra e il ripristino della vita in comune, la prof.ssa Stefania Pellegrini (Università di Bologna), la prof.ssa Donatella Campus (Università di Bologna) e Chiara Marzaduri (Alce Nero).
DONNE DI TERRA. Il legame fertile tra il sentire e il fare. Alce Nero, con il Patrocinio dell’Università di Bologna Alma Mater Studiorum, porta a Bologna la Vicepresidente del Perù Marisol Espinoza Cruz per l’evento Donne di Terra, inscritto nel più ampio progetto Diritti alla Terra.
Il marchio di oltre mille agricoltori e biologici impegnati, dagli anni '70, in Italia e nel mondo, nel produrre cibi buoni, sani e che nutrono bene, darà corpo ad un momento dialogo che sia testimonianza di come il lavoro, l’impegno e la progettualità, specie se femminili, stiano cambiando in modo anche radicale i tessuti socio culturali ed economici di Paesi, luoghi, imprese e istituzioni.
Un evento a cui prenderanno parte, oltre alla Vicepresidente del Perù Marisol Espinoza Cruz, la Direttrice della Cooperativa Agricola “Insieme” Rada Zarkovic (regione di Bratunac e Srebrenica), la prof.ssa Stefania Pellegrini del Dipartimento di Scienze Giuridiche Alma Mater Studiorum Università di Bologna, la prof.ssa Donatella Campus del Dipartimento di Scienze Politiche e sociali Alma Mater Studiorum Università di Bologna e Chiara Marzaduri, Responsabile Comunicazione Alce Nero.
Dall’esempio di riscatto dalla guerra serbo-bosniaca di Rada Zarkovic e la sua cooperativa agricola e di produzione, fino al passaggio dalla coltivazione di cocaina a quella di zucchero di canna nelle terre peruviane di cui è vicepresidente Marisol Espinoza Cruz, il racconto conoscerà luoghi e tessuti sociali diversi, mostrando come un legame fertile tra il sentire e il fare diventi seme di un cambiamento realizzato o ancora da realizzare.
Ad aprire il momento istituzionale, i saluti di Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna e di Ivano Dionigi, Magnifico Rettore dell’Università di Bologna.
Alce Nero è il marchio di oltre mille agricoltori e apicoltori biologici, impegnati, dagli anni '70, in Italia e nel mondo, nel produrre cibi buoni, sani e che nutrono bene. I prodotti biologici Alce Nero nascono da un’agricoltura che si fa custode della terra, rispettandone ogni componente, che sia vegetale, animale o umana. Nessun utilizzo di sostanze chimiche di sintesi come pesticidi ed erbicidi, scelta di terreni vocati, lavorazioni che esaltano le caratteristiche organolettiche e nutrizionali delle materie prime: questi i criteri che contraddistinguono il marchio Alce Nero. Al centro il sapere degli agricoltori, un patrimonio prezioso che si riflette in ogni ingrediente, dal pomodoro naturalmente ricco di licopene, al grano Senatore Cappelli con il suo stelo lungo, fino all’olio extravergine di oliva. Le oltre 250 referenze Alce Nero si possono acquistare in circa 30 paesi del mondo, in Europa, Asia, America e nel nuovo negozio online: www.alceneroshop.com