Festival 'Porte aperte 2015': le strutture di accoglienza si raccontano
FESTIVAL PORTE APERTE 2015. Le strutture di accoglienza si raccontano, 8-11 ottobre Bologna 2015.
I luoghi e le strutture di accoglienza per persone in difficoltà, o in condizioni anche temporanee di disagio sociale, non rappresentano satelliti periferici, o mondi a parte, ma sono la città, spazi animati e vissuti da persone, che appartengono a Bologna, alla sua parte più fragile, ma anche a quella migliore, della solidarietà e della fiducia. Si fa presto, in tempo di crisi, ad alimentare le paure e con esse le chiusure, ma una città in buona salute non vive sulla paura, ha bisogno di ottimismo e unione, per superare le difficoltà, crescere e garantire benessere ai cittadini che ci vivono. Soprattutto, non può fare a meno di capire e conoscere, per integrare e trasformare il problema in risorsa.
Aprire le strutture di accoglienza alla città è la proposta dell’ottava edizione del Festival Porte Aperte, che si terrà a Bologna dall’8 all’11 ottobre, presso gli spazi del cinema Lumière, nella Piazzetta Pasolini di via Azzo Gardino 56/b e che quest’anno avrà come tema “Salute&saluti”: il benessere fisico, ma anche quello sociale e relazionale, perché vivere in un ambiente sano aiuta a mantenerci in salute e riduce i costi a carico della collettività.
Gli organizzatori propongono un confronto sulle buone prassi e le prospettive dei servizi che, facendo star meglio chi sta peggio, migliorano il benessere di tutti.Per i cittadini sarà un’occasione interessante e unica per conoscere le diverse realtà di accoglienza, attraverso aperitivi musicali, laboratori, spettacoli, conferenze e sport, eventi Il festival avrà la collaborazione di “Terra di tutti Film Festival” e inaugurerà giovedì, 8 ottobre, alle ore 19.00, con Anime Migranti, aperitivo musicale presso l’Albergo “Il Pallone”, via del Pallone 4, con la presentazione del programma del festival, la proiezione dei “Hi Mom”, di Mamat Jobe e “Sex in Bolo” di Falorne Keleko, e il concerto del gruppo musicale “Caffè dei Treni Persi”.