Giardini Margherita: alla festa dei bambini si parla di convivenza e si canta Lucio Dalla
«Sono tante, forse troppe, le cose che ho visto nei miei primi ventisette anni di vita. Adesso le racconto. Lascio le armi per impugnare la penna. Traccio i fatti senza addolcirli, senza velarli. Dopo aver vissuto l'infanzia, l'adolescenza e la prima giovinezza nell'ipocrisia, ho un tremendo bisogno di verità». Inizia così il libro di Farhad Bitani, L'ultimo lenzuolo bianco. L'inferno e il cuore dell'Afghanistan (editore Guaraldi). Bitani parteciperà domenica 31 maggio alle 18.30 a un dibattito all'interno della Festa dei Bambini in corso di svolgimento ai Giardini Margherita. LA VERITÀ DIVIDE? In un contesto sociale sempre più diverso, è possibile vivere insieme pur avendo idee, principi e culture diverse? E' la verità a negare la convivenza? Intervengono: Prof. Carmine Di Martino, Docente di Filosofia teoretica presso l'Università Statale di Milano Domenico Quirico, giornalista e caposervizi esteri per il Quotidiano La Stampa. Classe 1986, ex capitano dell'esercito afghano, Farhad è nato e cresciuto immerso nella violenza. Durante la sua infanzia ha vissuto la guerra da vincitore, perché suo padre era uno dei generali mujaheddin che hanno sconfitto il potere sovietico; più tardi l'ha vissuta da perseguitato, perché suo padre era nemico dei talebani, che in Afghanistan avevano preso il potere. In seguito l'ha vissuta da militare, combattendo egli stesso contro i talebani. Farhad ha conosciuto la ricchezza e poi la povertà, ha vissuto nello sfarzo e poi nella totale privazione. «Con i talebani ho assistito a stupri, decapitazioni. Con i mujaheddin famiglie potenti come la mia si sono spartite gli aiuti umanitari che giungevano da ogni parte del mondo ed erano destinati ai più poveri. Ho lapidato due donne. Non ho mai provato sensi di colpa. Ma le grida di quella madre e delle sue figlie obbligate ad assistere alla sua esecuzione non le dimenticherò mai. Il fondamentalismo islamico ha conquistato metà del mondo. Ora vuole la fine dell'Occidente. Come i mujaheddin e i talebani, anche io ero un fondamentalista. Disprezzavo tutti gli infedeli e credevo che sarebbe stato giusto che l'islam trionfasse con le armi in tutto il mondo». Un giorno di vacanza del 2011, Farhad è rimasto ferito durante un attentato alla sua vita. Un fatto che lo ha cambiato. Durante la riabilitazione a Dubai ha iniziato a scrivere le memorie che oggi Guaraldi sta per pubblicare. «Pronunciare la verità è un piccolo gesto, in fondo. La vera sfida è accettarla. E, ancor di più, accoglierla come propria storia personale. Perderò delle amicizie, ma non mi importa. Soltanto la verità può liberare il mio paese».
Gli altri appuntamenti della Festa dei Bambini per domenica 31 maggio: ore 9.30 apertura Area Sport, Giochi fissi e Laboratori; ore 14.30 IL GRANDE GIOCO DEI CONTINENTI: UN INCONTRO MONDIALE SENZA PRECEDENTI Giocone a squadre: Asia, Africa, Oceania, America! dai 5 ai 95 anni; ore 17.15 PER EDUCARE CI VUOLE UN VILLAGGIO: INSEGNANTI E FAMIGLIE IN DIALOGO Incontro con Cristina Rossi, insegnante all'I.P.S.I.A. Corni di Modena - Gabriele Casadei, Genitore - Modera: Marco Ferrari, docente di Storia e Filosofia, Licei Malpighi Bologna. Ore 21.15 CUORE IN ALLARME Lucio Dalla fra canzoni e parole. THE CREW BAND; Ore 22.45 Cantando sotto le stelle