1a edizione della Gymkana e inaugurazione Antica Osteria Borgo dei Casoni Fumanti
E' partito il conto alla rovescia per l'inaugurazione dell'Antica Osteria del Borgo dei Casoni Fumanti: domenica 24 maggio riaprirà l'Osteria. Alla guida della nuova gestione la famiglia Visciano che ha deciso di raccogliere la sfida, non facile, di riaprire la serranda dell'Antica Osteria del borgo per riportarla ad essere quel luogo familiare in cui trovarsi per degustare la cucina autentica di questa terra e "ritrovarsi" lontano dal caos cittadino.
Il pubblico sarà accolto a partire dalle ore 17.00: si potrà assistere alla I Gymkana del Borgo dei Casoni fumanti e tutt'attorno nel parco esposizione di Trattori Porsche.
Dalle 18,00, sarà servita la merenda campestre "come una volta": pizza espressa cotta nel forno a legna del Borgo, piadine e crescentine servite con formaggi e salumi emiliani in pieno stile street food (il costo della merenda è di 10 euro). Dalle 20,00 sarà servita la cena nei locali dell'Osteria. Un menù degustazione completo (antipasto, primo, secondo e dolce nel rispetto della valorizzazione dei prodotti tipici del territorio) al prezzo speciale di 25 euro bevande incluse.
Si consiglia la prenotazione al numero: 366 9374460. L'Osteria sorge in un luogo di grande fascino, nel cuore della "bassa" tra Bologna e Ferrara, in cui il tempo sembra essersi fermato. C'è molta Emilia e tanta Campania nella cucina di Rita Visciano che con il marito Tommaso e i figli Thomas e Ciro hanno deciso di provare a dar vita a un sogno: quello di tornare a far "vivere" un'antica borgata.
«Conosco questo posto da moltissimo tempo» racconta Thomas Visciano. «Sono un educatore di comunità e il mio destino si è intrecciato a quello dell'osteria perché, qualche anno fa, portai alcuni dei miei ragazzi qui per farli partecipare ad un progetto di borsa lavoro. E' stato amore a prima vista. Il rapporto che ho con questo territorio mi ha dato la forza e il coraggio per intraprendere quest'avventura. L'Emilia Romagna è innanzitutto una terra che amo e che rispetto perché mi ha dato molte possibilità e perché mi ha regalato una nuova visione del mondo. E' per questo che, dopo molto tempo, voglio restituire a questa terra, così generosa, un po' di quello che mi ha dato. E' da questa e da altre considerazioni che nasce il progetto dell'Osteria».
Atmosfera familiare e cucina autentica sono alla base della nuova identità che la famiglia Visciano ha scelto di dare all'Osteria. La mamma Rita è impegnata in sala, il papà Tommaso si occupa della sala e della cucina insieme al figlio Ciro e Thomas di tutto un po'.
La semplicità viene trasmessa attraverso l'accoglienza, la scelta dei piatti proposti e il rispetto per il territorio e per i prodotti che vi nascono. «Nella nostra cucina puntiamo tutto sui prodotti del territorio emiliano e sulla loro genuinità. Con qualche incursione in terra campana. La cosa che conta è che siano piatti che abbiano una storia e una tradizione da trasmettere a chi li mangia».
Rispetto della tradizione, amore per il territorio e ritorno al piacere di stare insieme a tavola trasformando il pranzo o la cena in un momento di piacere e di scambio, fanno dell'Osteria del Borgo Fumante dei Casoni un luogo speciale in cui sperimentare una nuova esperienza culinaria.
«Abbiamo deciso di rispettare la gloriosa tradizione enogastronomica della terra che ci ospita ma nel nostro ristorante prepariamo anche primi piatti dal sapore meridionale come i cavatelli e i paccheri con grande soddisfazione dei nostri ospiti che ci hanno confermato il loro apprezzamento e che, assaggiando i nostri piatti, ci hanno ringraziato dicendoci Ha il sapore del cibo di un tempo».
I piatti scelti dalla famiglia Visciano rispecchiano in pieno il desiderio di rendere l'osteria crocevia tra le identità regionali che lo rappresentano: l'Emilia Romagna, patria d'adozione, e la Campania, terra d'origine. Paccheri, cavatelli ma anche tortellini e, perché no, un'ottima mozzarella di bufala servita con lo speck dell'Alto Adige per annullare, almeno a tavola, le distanze geografiche.