Playhouse #2: Joseph Capriati
Dopo la "serata di gala" all'Estragon con Miss Kittin, Playhouse si sposta nel tempio bolognese della techno - il Link - per ospitare un talento tutto italiano (l'erede di Marco Carola, secondo molti), che con la techno si è fatto conoscere in tutto il mondo: il casertano Joseph Capriati.
Ibiza, il Berghain, il Circo Loco, l'Output e il Pacha di New York, lo Stereo di Montreal: solo alcuni dei luoghi in cui Joseph Capriati si è imposto come protagonista nel giro di pochi anni. Un percorso intenso e appassionato, grazie al quale si è conquistato l'amicizia di giganti come Marco Carola e lo svedese Adam Beyer, che l'hanno voluto in consolle accanto a loro e sulle proprie etichette (rispettivamente Music On e Drumcode).
Joseph - o Pepè, come lo chiamano dalle sue parti - ora "si è fatto Re": dalle fascinazioni hip hop e house nella sua cameretta da adolescente, al colpo di fulmine per la techno nel 2003 durante una festa all'Old River Park con Dave Clarke, Billy Nasty, Rino Cerronevita. Da lì poi le prime produzioni di successo ("Microbiotik" e "C'est La Vie") fortemente influenzate dalla scuola campana/napoletana, fino all'ultimo Fabric 80 che porta proprio la sua firma.
In apertura Da Vid e Matteo Vanti.