Eleuteria: uno showcase bolognese per il nuovo album
Giovedì 2 novembre la giovane cantautrice, violoncellista e polistrumentista bresciana ELEUTERIA (classe 1986) terrà uno showcase, aperto al pubblico e ad ingresso gratuito, presso lo STORE PINKO (Piazza Minghetti 3/F, cap. 40124) di Bologna.
L'evento inizierà alle ore 18.00 per concludersi attorno alle 20.30.
La serata, un aperitivo concerto che coniuga musica e moda, sarà la penultima dei sette appuntamenti che da metà ottobre si sono susseguiti nei negozi PINKO di tutta Italia (Eventi precedenti: Venezia, Firenze, Milano, Roma, Napoli; Eventi successivi: Verona).
Eleuteria presenterà con un live acustico (voce e violoncello) i brani del suo nuovo album "Brucerei il mare", già disponibile su iTunes, Spotify, tutti gli altri store digitali, piattaforme streaming e nei negozi di dischi.
Interamente scritto, composto e arrangiato da Eleuteria,“BRUCEREI IL MARE” è un album di canzoni acustiche, intime ed affascinanti, suonate quasi esclusivamente con il violoncello. Nelle sue opere l'artista spinge al limite le “prospettive” del proprio strumento, usandolo in modo non convenzionale e trasformandone il suono con l'apporto di pedali e vari effetti.
“Brucerei il mare” è un album costituito da tanti tasselli, mondi a sé stanti, appartenenti però al medesimo mosaico di otto canzoni, più due Interludi ed un Postludio, nelle quali il pop d’autore sposa l’eleganza della musica classica.
Il primo singolo estratto dall’album è proprio la title track “Brucerei il Mare”, un brano intenso il cui poetico videoclip, realizzato dal regista Stefano Scandaletti, accompagna lo spettatore all’interno di una sorta di casa immaginaria della cantautrice, nella quale lo spazio e il tempo sono in continuo cambiamento. I limiti vengono superati in un luogo in cui nulla è impossibile.
Il videoclip, realizzato grazie alla collaborazione di LUBOX, è disponibile al seguente link YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=kvZ_jafz5U0
La cantautrice è influenzata da artisti quali Tori Amos, Kate Bush, Bjork, Jeff Buckley, ma anche dal pianista contemporaneo Tigran Hamasyan e da gruppi progressive come i King Crimson.