“La nebbia della lupa”
Una muraglia di suggestioni invischia lo spettatore in questo nuovo immaginifico spettacolo di Stalker Teatro ispirato allo Stretto di Messina.
Progetto e regia Gabriele Boccacini
Performer Stefano Bosco, Erika Di Crescenzo, Dario Prazzoli
Voce Adriana Rinaldi
Musiche originali OZmotic eseguite dal vivo da Simone Bosco
Luci e suono Sancio Andrea Sangiorgi e Giorgio Peri
Scene e costumi Stalker Teatro
Assistente all’allestimento Gaia Conti
Produzione Stalker Teatro
Con il sostegno di MiBACT, Regione Piemonte, Città di Torino
Con l’espressione “la nebbia della lupa” si indica la sottile nebbia che si sviluppa sopra la superficie marina dello stretto di Messina per poi lambire la costa grazie al soffio delle brezze. Da questa suggestione ambientale prende spunto il nuovo spettacolo di Stalker Teatro, che torna dopo due anni a Teatri di Vita: un attraversamento onirico e visionario di intuizioni ed emozioni che si basa su un teatro fisico scandito da oggetti, colori, coreografie.
Una narrazione fluida, anche per la fluidità del titolo stesso. L’espressione “nebbia della lupa”, infatti, potrebbe avere origine dalla locuzione dialettale “avere la lupa nello stomaco” (traducibile in “avere una fame da lupi”) che caratterizzava la condizione dei pescatori dello stretto di Messina che a causa della nebbia non riuscivano a vedere il faro e dovevano aspettare a lungo in mare; oppure potrebbe avere origine dall’identificazione cristiana del lupo con il diavolo, declinato al femminile, per identificarvi la causa del male; o ancora dal suono, simile ad un ululato, che le imbarcazioni emettevano per segnalare la propria posizione in mare in caso di nebbia.
In ogni caso, come ha scritto Matteo Tamborrino su Krapp’s Last Post, lo spettacolo “invischia lo spettatore in una rete di percezioni differenti, stimolando la sua ricostruzione critica e creativa; o, per meglio dire, lo trincera all’interno di una muraglia di suggestioni dalla quale gli è difficile evadere”…