"Lo stronzo", il teatro di Andrea Lupo contro il femminicidio
Un monologo sull’ incapacità emotiva e relazionale di un uomo verso la moglie che si consuma in violenza. Una riflessione sul femminicidio e sulla violenza contro la donna nella nostra società è il tema di “Lo stronzo”, l’ opera scritta, diretta ed interpretata da Andrea Lupo. Un lavoro teatrale che negli ultimi 3 anni ha percorso gran parte d’Italia, rappresentato in ben nove regioni. Domenica 15 dicembre sarà in programma dalle 19 al Cafè de la Paix in via Collegio di Spagna n. 5.
“Lo stronzo” nasce da un fatto di cronaca. Una notizia, come purtroppo se ne leggono tante, che parla della storia di un uomo che per motivi banali litiga con la moglie fino ad ucciderla. A partire da quella lettura Andrea Lupo ha fatto un lavoro di scavo sul tema e scritto l’opera dedicata al femminicidio.
La storia messa in scena parte dalla sera del decimo anniversario di matrimonio di Luca e Lilli, la coppia è pronta per andare a festeggiare… una parola sbagliata… una reazione scomposta… lei si spaventa… si allontana… sbatte una porta… ci si chiude dietro sembra definitivamente… e a nulla servono le imprecazioni prima e le preghiere poi per farle aprire quella maledetta porta e farla tornare. Da qui comincia un difficile percorso per Luca alla ricerca di una chiave che possa aprire quella porta e restituirgli la sua relazione…. Luca resterà solo nel grigiore delle proprie convinzioni, insieme ai propri stereotipi obsoleti e alla propria incapacità emotiva e relazionale.
rado di aprire non perché Lilli l’abbia realmente chiusa ma perché è a lui che mancano i mezzi culturali ed emotivi per capirne i meccanismi e scardinarne l’impenetrabilità.
Luca esasperato dal silenzio e dall’assenza di Lilli… infuriato contro di lei e contro la propria incapacità… colmo di sensi di colpa e frustrato da una opprimente sensazione di inadeguatezza da alla fine sfogo a tutta la propria rabbia… e trova nell’aggressività l’unica valvola di sfogo, l’unico modo per uscire da quella situazione per lui ormai insostenibile.